Apple: confermata la multa da 450 mln per gli e-book

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La Corte Suprema ha confermato la multa da 450 milioni di dollari inflitta ad Apple per aver istituito un cartello per fissare i prezzi degli e-book

Nel 2014 Apple è stata condannata a pagare una multa di 450 milioni di dollari per aver istituito un “cartello degli e-book” insieme ad altri 5 importanti editori (Hachette, Harper & Collins, Penguin, Simon & Schuster e MacMillan). La Mela è ricorsa in appello ma la Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di non prendere nemmeno in considerazione le rimostranze dell’azienda di Cupertino e ha confermato l’entità della sanzione. Gli editori coinvolti nell’accordo hanno invece deciso di non andare in tribunale e hanno raggiunto separatamente un accordo extra-giudiziario.

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La vicenda nasce nel 2010 quando Amazon iniziò a vendere libri digitali sottocosto (9,99 dollari) per ottenere il primato nel settore. In quel periodo Apple aveva iniziato a pensare di entrare nel mercato degli e-book e quindi strinse un accordo con gli editori più importanti degli Stati Uniti per fissarne il prezzo, in alcuni casi il 50% più alto rispetto a quello offerto da Amazon, al posto dei rivenditori. Durante il processo sono state presentate molte testimonianze che confermavano l’accordo, compresa una e-mail del fondatore dell’azienda Steve Jobs in cui parlava in modo piuttosto esplicito del progetto di fissare i prezzi degli e-book in modo arbitrario. Apple, che ha ottenuto il sotegno nell’Onu per quanto riguarda lo sblocco dell’iPhone di San Bernardino, ha portato la questione fino alla Corte Suprema sostenendo di aver contribuito ad eliminare il monopolio di Amazon e aprendo il settore a nuove aziende ma ciò non è bastato a convincere i giudici, che hanno confermato la sanzione di 450 milioni di dollari.

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