A Brescia apre i battenti un locale nuovo che darà lavoro e formazione a ragazzi down

Il bar panetteria in viale Italia, che sarà ufficialmente inaugurato sabato, si chiama Ventuno Grammi proprio per riferimento alla Trisomia 2 (la condizione cromosomica che determina la sindrome).

Un laboratorio dove sviluppare competenze

Un progetto che probabilmente verrà presto imitato anche in altre città italiane, «un sogno iniziato tanti anni fa e che ora è diventato realtà», come rivela entusiasta e commosso Marco Colombo, presidente del Centro Bresciano Down da cui è nata la cooperativa Big Bang che gestisce il locale. Cucina a vista, arredamento minimal, vetrine che si affacciano su un ampio parcheggio: la festa di apertura è attesa per sabato, con tanto di taglio del nastro e saluto delle autorità. Quello che apparentemente è solo un bar è in realtà una fucina di competenze, che si pone come obiettivo quello di dare un’opportunità ai ragazzi di inserirsi nel mondo del lavoro partendo da qui, per poi lavorare in altri bar, ristoranti o pasticcerie. Il primo ciclo prevede sei ragazzi inseriti, affiancati da quattro figure professionali (cuoco, fornaio e due bariste).

Un’esperienza fuori dal comune

«Abbiamo investito molto e abbiamo intenzione di guadagnarci – prosegue Colombo – Dedichiamo i ricavi ai nostri figli». Alcuni di loro si stanno già dando da fare: Luca, 26 anni di Pavone Mella, per tre giorni la settimana confezione monococco con la cooperativa Antica Terra e altri tre pomeriggi li trascorre qui.

«Nell’altro lavoro sto all’aria aperta, in questo in mezzo alla gente. Bello no?».

Simone invece, quasi 23 anni,  dedica alcune giornate in una pasticceria. Il suo capo, Matteo Moresca, fornaio di Rovato, commenta così: «Lavorare qui è un’esperienza fuori dal comune – assicura -. Questi ragazzi hanno solo bisogno di una possibilità».

«E poi sono preparatissimi – conferma Ilario Rebecchi, il cuoco – non mi è mai capitato di lavorare in un ambiente così bello. Adesso dobbiamo crescere tutti insieme».

«Questa idea è grande, opera di persone grandi – ha commentato il sindaco Emilio Del Bono -. Sono orgoglioso della comunità e della città che è riuscita a realizzare questo progetto» .

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