Nuove speranze per sconfiggere il cancro, di cui è stato individuato il tallone d’Achille

Nonostante la loro capacità di replicarsi a ritmi serrati e la loro apparente indistruttibilità, le cellule tumorali, di cui per la prima volta è stato fatto un ritratto in 3D, avrebbero un importante punto debole, che le renderebbe facilmente eliminabili. La scoperta è frutto di uno studio dell’University College di Londra, che ha aperto la strada alla possibilità di intervenire sul cancro agendo su una particolare proteina “bandiera” trasportata dalle cellule cancerose all’interno dell’organismo in corrispondenza delle mutazioni genetiche messe in atto dalle cellule coinvolte.

Le cellule tumorali non sono indistruttibili

Tutti i tumori hanno in comune una veloce evoluzione delle cellule e della capacità delle masse tumorali di elidere le difese immunitarie. Sembra però che nel processo di replica di se stesse, le cellule tumorali lascino un’impronta del loro passaggio che può essere identificata dal sistema immunitario, in caso si moltiplichi artificialmente la presenza delle componenti di difesa.

Aumentando quindi la presenza delle cellule immunitarie incaricate di scovare potenziali minacce all’organismo, si possono tracciare le cellule cancerose e spingere l’organismo ad eliminare il cancro proprio partendo da quella proteina che viene rilasciata all’interno dell’organismo quando si replica.

Riportato sulle pagine di Science, lo studio si propone di inaugurare nuove possibilità terapeutiche che potrebbero arrivare a guarire i tumori nel giro di cinque anni, rivelando come le cellule tumorali possano in realtà essere sconfitte più facilmente di quanto finora ricredesse possibile. Un risultato importante nell’ambito della lotta contro la diffusione del cancro, dopo la recente scoperta della proteina ‘amica’ dei tumori, la cui eliminazione potrebbe arrestare la diffusione delle metastasi, ma potrebbe aiutare anche la diagnosi.

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