Nasce Crowdarts, la prima piattaforma di Crowdfunding per le Performing Arts

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La distanza fra artisti, finanziatori e pubblico scompare. Sabato 19 marzo presso Impact Hub è in programma la presentazione ufficiale

Nata a Firenze, sostenuta dall’Unione europea, Crowdarts è la prima piattaforma di finanziamento partecipativo dedicato ai creativi e ai professionisti che lavorano all’interno dell’ampio panorama delle arti performative.

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In un momento di grande crisi per il mondo culturale, a causa della drastica riduzione dei fondi pubblici, la ricerca di finanziamenti alternativi è diventata un’esigenza fondamentale per ogni progetto artistico.

Crowdarts, nata dall’idea di Serena Telesca, fondatrice, e Luigi Telesca, co-fondatore, ha l’obiettivo di raccogliere fondi e finanziare non solo progetti ancora “in cantiere” ma anche progetti già realizzati (spettacoli, formati editoriali, progetti educativi, film, video, festival, web e supporti tecnologici) con lo scopo di reinventare i codici tradizionali di finanziamento e sviluppare così nuovi spazi di sostenibilità artistica e di divulgazione della cultura.

Come funziona Crowdarts?

E’ una piattaforma online che permette l’incontro e la collaborazione dei soggetti in un progetto di crowdfunding.

Sono previste tre diverse sezioni: quella dedicata alle “Campagne di produzione”, dove artisti, professionisti e spazi possono ricevere fondi e finanziare le proprie attività attraverso il coinvolgimento e sostegno diretto della community.

“Crowdshow”, la sezione dove non solo l’organizzatore, ma anche l’artista o il cittadino possono proporre il finanziamento di un singolo evento o di un’intera programmazione, così da ricevere numerosi vantaggi: il supporto al proprio progetto, il test anticipato sull’interesse del pubblico e  la promozione dell’evento stesso.

Infine troviamo il “Marketplace”, una vera e propria “agorà virtuale” destinata alla creazione di connessioni fra artisti, luoghi e professionisti attivi nelle arti dello spettacolo a livello nazionale ed europeo.

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Un ambiente dinamico, attraverso il quale poter generare nuovi posti di lavoro e opportunità di business per i “creatori” e i partner dei progetti. Questa sezione sarà attiva entro l’anno 2016.

Crowdarts quindi, vuole costruire un network solido di luoghi, persone e progetti, che abbiano voglia di scommettere su nuovi linguaggi performativi d’eccellenza e nuove modalità di finanziamento, aumentando la visibilità di tutti gli attori che operano all’interno delle arti dello spettacolo a livello europeo ed internazionale.

Fra gli obiettivi di lungo termine c’è la volontà di creare un algoritmo di qualità che attraverso il crowdfunding, sia capace di ristabilire un dialogo fra “domanda” e “offerta” nel settore delle Arti performative e facilitarne la collaborazione in maniera più orizzontale e trasparente, anche grazie al coinvolgimento degli “art lovers” e della comunità.

Crowdarts, che sarà ufficialmente inaugurata al pubblico sabato 19 marzo, ospita già sulla piattaforma alcune campagne pronte ad essere finanziate.

Fra i progetti proposti troviamo “IN GARAGE” teatro d’oggetto e movimento tout public, del Teatro Officina del Pane di Sesto Fiorentino, che presenta uno spettacolo dal linguaggio fortemente visivo e sensoriale. L’opera proposta, infatti, è realizzata attraverso la tecnica del teatro d’oggetto, figlio diretto del teatro di figura, dove l’oggetto non è più un semplice accessorio teatrale al servizio dell’attore, ma diventa esso stesso attore.

Dalla Slovenia arriva “Retorika”, un progetto multilivello che riflette sull’uso e sull’abuso dei principi retorici in politica, nei media e nella società dei consumi di oggi.

Invece, da una collaborazione italo-francese, nasce “Tu me fais tourner la tête”, uno spettacolo in cui protagoniste sono le opere di Chagall, che prendono vita come se fossero il fermo immagine di una storia o di un sogno.

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Da Roma, Valentina Beotti e Bernardo Casertano, propongono “COMBUSTIONE. UMANA. SPONTANEA” un progetto teatrale sul tema del lavoro, una riflessione sui suoi effetti o sulla sua mancanza nella psiche umana: quanto il lavoro che si svolge influenza la definizione del Sè?

The Love Box” è invece una candid camera a bassa risoluzione, un’installazione teatrale e un teatro mobile dove il pubblico può passare, guardare e fermarsi. Un’operazione che parla di solitudini e di incontri.

Inoltre, nelle prossime settimane, è previsto il lancio di nuove campagne fra le quali il “RGB Light Fest – Roma Glocal Brightness”, festival urbano di installazioni luminose e video mapping.

Un evento che si propone di plasmare, con nuova luce, angoli inediti e nascosti del VI Municipio di Roma, e dare così risalto alla città, rendendola scenario di uno spettacolo di luci assolutamente unico nel suo genere.

La presentazione ufficiale di Crowdarts al pubblico è fissata per Sabato 19 marzo, presso lo spazio di coworking Impact Hub di Firenze.

In programma, una giornata ricca di appuntamenti: si parte alle ore 16 con una breve introduzione a Crowdarts e alle campagne presenti sulla piattaforma.

A seguire, un incontro su “Le performing arts e nuovi modelli d’impresa” a cui interverranno Alessandro Cacciato di Farm Cultural Park Favara, Giulio Stumpo di Smart It, Lorenza Soldani di Sociolab, Fernando Fanutti Coordinatore Cultura Impresa Confesercenti, Andrea Zanetti progetto “Community”, Rodolfo Sacchettini presidente dell’ Associazione Teatrale Pistoiese, Giorgia Turchetto – Fundraiser della Fondazione Torino Musei, Marco Cavalcoli di E-production  e compagnia  Fanny & Alexander e, live da Bombay, Selvaggia Velo, Direttore di River to River Florence Indian Film Festival.

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A  moderare l’incontro Massimo Bressan, Presidente del Teatro Metastasio.

A concludere, un estratto dello spettacolo “Friendly Feuer” del Collettivo Isola Teatro, aperitivo, Djset  e Networking. L’ingresso è gratuito.

“La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande”. Lo diceva un filosofo, Gadamer. Ed è proprio questa l’idea che sostiene Crowdarts: una piattaforma per condividere e sostenere progetti culturali. E renderli, in questo modo, più grandi e forti.