Apple ha brevetto un sistema di censura automatico della musica che elimina ogni traccia di oscenità

Da diverso tempo il mondo della musica ha cercato di limitare l’utilizzo di parole scorrette da parte degli artisti. Il problema è diventato più pressante alla fine degli Anni 80 con la crescita della celebrità dei musicisti rap e hip hop. Oggi molte canzoni non vengono trasmesse in versione “explicity”, quindi con il testo originale e tutti i riferimenti sessuali o volgari e a comportamenti illegali. Non bisogna poi dimenticare il bollino “Parental Advisory Content” sui CD per segnalare la presenza di contenuti espliciti che potrebbero turbare l’ascoltatore. Apple ha voluto tendere una mano al mercato discografico creando una tecnologia in grado di censurare in automatico le parolacce.

Il brevetto depositato da Apple si chiama “US Patent Application for Management, Replacement and Removal of Explicit Lyrics during Audio Playback Patent Application”. Il sistema è in grado di riconoscere la parolaccia all’interno di una canzone, un audiolibro o qualsiasi altro file musicale e di sostituirla con un beep o un testo alternativo o eliminandola del tutto. La tecnologia realizzata dalla Mela, che ha risolto il bug legato ad iOS 9.3.1, potrebbe anche andare oltre. Inserendo dei metadati all’interno del file musicale, il sistema potrebbe anche individuare i contenuti espliciti non riconosciuti a una prima analisi e intervenire in tempo reale. “I metodi, i dispositivi e le tecniche qui descritte – si legge nella descrizione del brevetto – possono applicarsi a diversi contenuti e strumenti di riproduzione audio, quali la musica, gli audiolibri, la radio satellitare, così come i canali audio di sistemi video come la televisione, i DVD, lo streaming online”.

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