Al via il programma di ricerca per la prevenzione e cura di queste malattie per mezzo di smartphone e braccialetti elettronici

Si tratta di un progetto finanziato con 11 milioni di euro e sostenuto dalla “Innovative Medicines Initiative” (IMI) della Commissione Europea, un programma innovativo a cui aderisce anche l’ IRCCS Fatebenefratelli di Brescia, tra le 24 istituzioni di ricerca.

Riconoscere i segnali di ricaduta

Lo scopo è quello di monitorare i sintomi e la qualità della vita dei pazienti in tempo reale attraverso strumenti sensibili alle minime oscillazioni delle loro condizioni di salute. Questi device consentono un livello di attenzione senza precedenti, che garantisce un intervento tempestivo sul paziente prima che i sintomi diventino più evidenti. Anche i campanelli d’allarme meno preoccupanti, come lievi disturbi del sonno, inattività, vengono presi in considerazione nei casi di depressione, una malattia che l’uomo moderno avrebbe ereditato dai geni dell’uomo di Neanderthal e che si trasmette geneticamente da madre a figlia.

Anche chi è affetto da epilessia o sclerosi multipla può beneficiare di questi dispostivi, grazie a un denominatore comune tra queste patologie, che è la natura altalenante dei sintomi: ci sono periodi in cui sono gestibili che si alternano ad altri in cui peggiorano, le cosiddette ricadute.

L’idea è proprio quella di arrivare a prevenire le ricadute, intervenendo prima che sia troppo tardi.

«Negli ultimi anni, la qualità e la quantità di dati che possiamo raccogliere utilizzando dispositivi indossabili e smartphone – dice Matthew Hotopf, drettore del Biomedical Research Centre NIHR del Maudsley Hospital a Londra, a capo del programma di ricerca –  è letteralmente esplosa, e ora può consentire di migliorare l’assistenza clinica semplicemente fornendo informazioni più accurate. Ci può consentire anche di individuare quando un paziente sta peggiorando prima di una visita clinica».

Una svolta significativa per la prevenzione

Il progetto di ricerca  RADAR-CNS (Valutazione a distanza delle malattie del sistema nervoso centrale e delle ricadute) è guidato congiuntamente dal King’s College di Londra e dalla Janssen Farmaceutici. L’IRCCS Fatebenefratelli di Brescia ospiterà il primo meeting degli scienziati che aderiscono al programma, nell’ambito delle celebrazioni del suo ventennale (15 al 17 giugno).

«Siamo convinti – spiega lo psichiatra Giovanni de Girolamo, Responsabile del centro collaborativo al progetto presso l’Irccs Fatebenefratelli di Brescia – che le tecnologie di monitoraggio a distanza diverranno pervasive in medicina, e renderanno possibile una significativa e positiva trasformazione del modo stesso in cui oggi pensiamo alla prevenzione ed al trattamento».

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