Una ricerca olandese ha individuati i frammenti di Dna da cui dipende la felicità degli individui

Se sei una persona positiva e solare o se al contrario sei spesso incline a stati d’animo negativi che possono sfociare in depressione, oggi sappiamo che è anche una questione di genetica. Sulla rivista Nature Genetics è stata infatti pubblicata un’importante scoperta, relativa a quei geni considerati responsabili del modo con cui ciascun individuo vive un’esperienza positiva: i geni della felicità. A questo risultato si è arrivati dopo un’analisi del genoma di quasi 300.000 persone, operata di ricercatori guidati da Meike Bartels e Philipp Koellinger, dell’università di Vrije ad Amsterdam. Secondo un’altra recente ricerca giapponese sarebbero le dimensioni di una piccola area del cervello chiamata “precuneo” a determinare la felicità di una persona, mentre  il momento di maggior felicità e soddisfazione nella vita si raggiungerebbe a 50 anni.

Tre varianti genetiche

Il team è arrivato a individuare tre varianti genetiche coinvolte nella felicità, due varianti legate ai sintomi della depressione e 11 punti del genoma legati a nevrosi. Si è visto anche che i geni ‘della felicità’ si accendono, diventano attivi, soprattutto nelle cellule nel sistema nervoso centrale, nelle ghiandole surrenali e nel pancreas.

”Questo studio è allo stesso tempo un traguardo e un inizio” ha sottolineato Bartels. Se è vero che ”siamo ormai certi che ci sia un aspetto genetico coinvolto nella felicità. Tuttavia, le tre varianti individuate sono solo una piccola frazione del Dna coinvolto, ci aspettiamo che ci siano molti altri geni che hanno un ruolo nella sensazione di benessere delle persone”

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