Uno studio americano sta sperimentando una rivoluzionaria pillola che potrebbe prolungare la vita di 10 anni

Si tratta di un farmaco a base di litio, con un’azione inibente della proteina chiamata Gsk-3 (glicogeno sintasi chinasi 3).

Bloccare la proteina dell’invecchiamento

L’idea è quella di bloccare proprio quella proteina presente nell’organismo umano  che ha il compito di attivare i processi di invecchiamento. In questo modo sarebbe effettivamente possibile aumentare la longevità degli esseri umani, per il momento di una quantità di anni stimata intorno alla decina.

A mettere a punto questa nuova pillola sono gli scienziati dello UCL Institute of Healthy Ageing, che parlano addirittura di un incremento dell’aspettativa di vita di venti anni. E’ presto però ora per dirlo con certezza, dato che al momento si sta sperimentando solo sui moscerini della frutta, che possiedono anch’essi la proteina Gsk-3 con funzioni analoghe a quella umana. I risultati evidenziano che dopo l’assunzione del farmaco i moscerini hanno in media una sopravvivenza prolungata del 16% in più del normale. Recentemente l’Università di Oxford ha smentito che un’alimentazione vegetariana comporti un’aumento significativo delle aspettative di vita, come invece altre ricerche scientifiche sostengono, considerando questo regime alimentare un elisir di lunga vita.
La longevità, argomento dibattuto anche a Expo 2015, sarebbe anche questione di Dna: l’età biologica del corpo e la velocità del processo di invecchiamento saranno rilevati attraverso un semplice test. Tuttavia le aspettative di vita non sono solo questione di genetica, ma anche di stile di vita: curare i legami con la famiglia e la società, avere solidi valori umani, spirituali e religiosi e anche prefiggersi uno scopo da perseguire. 

Ancora lontani dalla vita eterna

C’è molto ottimismo intorno a questa scoperta, anche se ancora siamo lontani dal poter affermare di aver trovato un elisir di vita eterna, anche perché questa pillola non sarà sul mercato in tempi brevi, ammesso che la sperimentazione porti a risultati convincenti.

Al momento la ricerca viene utilizzata per ampliare “la conoscenza di questo meccanismo che potrebbe anche rivelare il segreto per evitare l’insorgenza di malattie legate all’età: Alzheimer, diabete, cancro e Parkinson”. Questo sembra essere al momento il risvolto più significativo dello studio, nell’immediato.

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