Sicurezza e design dei device tra le priorità per gli IT decision maker europei

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Una ricerca europea commissionata da HP evidenzia come la sicurezza dei device sia una delle preoccupazioni degli IT decision maker. Il design e gli strumenti di collaborazione acquisiscono nel frattempo una rilevanza crescente 

Una nuova ricerca ha rilevato come un quarto delle organizzazioni in Europa abbia sofferto una violazione della sicurezza dei dispositivi aziendali negli ultimi 12 mesi. Meno di un terzo (il 32%) si dice invece sicuro del livello di sicurezza offerto dai dispositivi in uso. Tra i risultati chiave della ricerca:

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  • Il 90% degli IT decision maker considera oggi la sicurezza dei dispositivi una preoccupazione per la propria organizzazione
  • Oltre tre quarti degli IT decision maker ritiene che un PC con un design ben progettato possa aumentare la soddisfazione sul lavoro
  • Più della metà degli IT decision maker ha affermato che i propri dipendenti utilizzano strumenti di video conference sui loro PC almeno due volte a settimana

Lo studio, commissionato da HP e condotto da Redshift Research, ha coinvolto oltre mille IT decision maker in sette diversi Paesi europei in merito all’utilizzo dei dispositivi aziendali. I risultati evidenziano una potenziale preoccupazione per quanto riguarda la sicurezza dei device, come indicato dal 90% dei decision maker.

Gli IT decision maker confermano l’importanza del tema della sicurezza dei dispositivi, e riconoscono anche nel design un altro importante fattore di valutazione, poiché abilita il lavoro flessibile e può contribuire alla job satisfaction dei dipendenti. Più dei due terzi (69%) degli IT decision maker considera il design del PC importante per l’uso in mobilità, mentre oltre tre quarti (77%) ritiene che un PC aziendale dal design ben progettato possa incrementare la soddisfazione sul lavoro.

Quasi la metà (44%) afferma che nelle rispettive organizzazioni non è ad oggi attiva alcuna politica di tipo bring-your-own-device (BYOD); il dispositivo fornito dal dipartimento IT aziendale gioca quindi un ruolo importante per i dipendenti, in particolare considerando che i millennial rappresentano una fascia crescente della forza lavoro.

“Stiamo osservando una continua evoluzione nel modo in cui i nostri clienti utilizzano i dispositivi business, che si traduce in una maggiore richiesta in termini di collaboration, mobilità e produttività”, ha detto Tino Canegrati, Managing Director, HP Italy. “Questo nuovo modo flessibile di lavorare comporta una vera sfida per gli IT decision maker nell’assicurare che i loro device rimangano sicuri, offrendo però al tempo stesso prodotti funzionali, belli ed eleganti capaci di soddisfare le richieste di produttività e design dei loro dipendenti”.

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Fra le ragioni più comuni di insoddisfazione dei dipendenti in relazione al loro PC aziendale, vengono indicate un design poco accattivante (27%) e una batteria di breve durata (25%). L’ampia diffusione di dispositivi mobile si traduce nella possibilità per gli utenti di lavorare dove e quando vogliono: a casa, in ufficio o in mobilità, utilizzando i loro dispositivi per svolgere task personali o di “social admin” mentre lavorano. Questo si riflette anche in un diverso approccio degli IT decision maker circa le modalità di utilizzo dei PC aziendali dei dipendenti: oltre un terzo dei rispondenti (37%) segnala che non vengono tracciate le attività non lavorative svolte sui PC di lavoro.
Gli intervistati osservano inoltre che la loro forza lavoro sta diventando sempre più mobile: il 43% dei colleghi passa meno di 35 ore settimanali in ufficio, con una media di nove settimanali spese in riunioni face-to-face e da remoto.

Con una forza lavoro sempre più mobile, la richiesta di strumenti business per la collaboration diventa sempre più urgente. Oltre il 50% dei rispondenti dichiara che per i propri colleghi la messaggistica istantanea è lo strumento più usato quotidianamente, mentre i tool di video conference su PC vengono utilizzati almeno due volte alla settimana per oltre la metà degli intervistati. La connettività dei dispositivi rimane tuttavia una sfida, con oltre il 29% che afferma di considerarla la maggiore barriera tecnologica alla collaboration, mentre un ulteriore 25% individua nel software un possibile ostacolo.

Esperienze diverse in Europa

I risultati dell’indagine evidenziano differenze nell’uso dei device nelle organizzazioni nei vari Paesi europei. Gli IT decision maker tedeschi tendono maggiormente a offrire strumenti di video conference ai propri impiegati (solo il 7% afferma di non farlo), mentre nel Regno Unito oltre un quarto (27%) degli IT decision maker non offre questa possibilità. Esistono inoltre diversi livelli di utilizzo della messaggistica istantanea, con l’84% degli IT decision maker spagnoli a riportare un utilizzo quotidiano da parte dei propri impiegati, mentre in Svizzera tale percentuale scende al 27%.

In Francia, il 78% degli IT decision maker considera la sicurezza dei dispositivi una preoccupazione importante, mentre nel Regno Unito meno della metà degli intervistati (49%) la ritiene prioritaria. In Spagna, più di tre quarti (78%) degli IT decision maker ha sperimentato un’infrazione nella sicurezza dei dispositivi utilizzati all’interno della propria organizzazione, rispetto a solo poco più della metà (51%) nel Regno Unito.

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La sicurezza legata all’uso dei dispositivi aziendali risulta una delle principali preoccupazioni anche per gli IT decision maker italiani (91%), in linea con quanto emerge complessivamente dai risultati negli altri Paesi (90%). Circa il 23% degli IT decision maker italiani ha subito attacchi alla sicurezza dei device negli ultimi 12 mesi, mentre il 34% ha riportato di averne avuti in precedenza.

I responsabili IT italiani esprimono tuttavia un maggiore grado di fiducia rispetto al resto d’Europa (96% contro 84%) sul livello di sicurezza dei dispositivi utilizzati in azienda, probabilmente anche grazie a una più elevata presenza di politiche di tipo bring-your-own-device (BYOD).

Emerge infine come il design rappresenti un fattore di maggiore rilevanza per gli IT decision maker italiani rispetto ai propri omologhi europei. Il 91% dei rispondenti riporta anche una maggiore correlazione tra design e soddisfazione lavorativa, evidenziando come un PC commercial con un design ben progettato possa contribuire alla job satisfaction dei dipendenti. Negli altri Paesi coinvolti questo dato si ferma invece al 75%.

La famiglia HP Elite

I risultati del sondaggio sottolineano l’importanza di fornire agli IT decision maker prodotti dotati di soluzioni di sicurezza che possano essere gestite con facilità. La famiglia di computer portatili, computer desktop e tablet HP Elite di livello premium, tra cui il nuovo EliteBook Folio, è stata progettata per soddisfare questo tipo di richieste. I dispositivi sono più sicuri e più gestibili rispetto alle generazioni precedenti, progettati per supportare i professionisti IT incaricati di gestire e mettere in sicurezza la flotta di dispositivi aziendali attraverso soluzioni di sicurezza integrate, e non aggiunte, come: il pacchetto software di HP Client Security, un TPM certificato, una protezione a livello BIOS potenziata con HP Sure Start con Dynamic Protection o un lettore di impronte digitali integrato. HP offre inoltre strumenti di gestione aggiuntivi come HP Touchpoint Manager, HP Image Assistant oppure un processore Intel Core vPro, per permettere al dipartimento IT di gestire da remoto i dispositivi sia attraverso le reti cablate che quelle wireless.

Il design è un elemento chiave della famiglia HP Elite e, con EliteBook Folio, un notebook con diagonale da 12,5” (31,75 cm), HP ha portato il design consumer di livello premium in un dispositivo business. EliteBook Folio è il più sottile notebook di classe business realizzato da HP fino ad oggi, con soli 12,4 mm di spessore – meno di una batteria AA – e meno di un kg di peso. Caratterizzato da una realizzazione di qualità premium, è dotato di uno chassis lucido in alluminio CNC con taglio a diamante progettato per offrire un design ultra sottile che fornisce forza e resistenza. Come tutta la famiglia di dispositivi Elite, EliteBook Folio è stato progettato per superare i test MIL-STD, superando le 120000 ore del Total Test Process di HP.

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HP Elite x2 1012 è invece un dispositivo 2-in-1 estremamente mobile e molto sottile che soddisfa i più elevati standard commerciali, grazie allo spessore di soli 8,1mm e al peso di 820 grammi. E’ inoltre caratterizzato da tre tipi di leghe d’alluminio che assicurano il giusto equilibrio fra forza e peso.

Mentre il lavoro diventa un attività che può essere svolta in luoghi diversi, l’angolo di 145 gradi di un tipico notebook può limitare la produttività. Per risolvere questo problema, sia HP Elite x2 1012 sia EliteBook Folio dispongono di una capacità di regolazione migliorata – EliteBook Folio presenta infatti una cerniera continua a 180 gradi che consente al dispositivo di aprirsi completamente, offrendo agli utenti una maggiore flessibilità e la capacità di condividere e collaborare con facilità con chi li circonda.

Dal momento che una forza lavoro in mobilità si affida sempre di più alla tecnologia per rimanere connessa con i propri colleghi, HP, con il suo EliteBook Folio, ha creato il primo notebook progettato appositamente per la collaboration. L’audio Bang & Olufsen offre infatti un’esperienza sonora accurata per un utilizzo personale e business. In più, nuovi tasti per la collaboration rendono più semplice gestire le chiamate, mentre un tasto dedicato permette agli utenti di visualizzare rapidamente il calendario invece di raggiungerlo dal desktop. Grazie alla collaborazione con Microsoft, HP ha inoltre creato un’esperienza coerente con Windows 10 e Skype for Business che assicura un’esperienza di collaboration di livello premium per gli impiegati mentre parlano o ascoltano le chiamate con Skype for Business.