Cina all’assalto dell’Europa: arrivano gli smartphone Vernee

Ormai non fa più notizia l’approdo in Italia di marchi finora sconosciuti: quello che cambia rispetto al passato è la qualità

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Solo qualche anno fa vedere un amico con uno smartphone Huawei faceva ridere. Si perché quel marchio, oggi sinonimo di telefonini di successo e portatori di tecnologie di assoluto rilievo (come la doppia fotocamera sul P9), nel 2013 era solo uno dei tanti brand cinesi disponibili in Italia, scelti più che altro per il basso costo dei dispositivi. Beh, inutile dire che le cose sono cambiate e anche parecchio. Nel 2016 Huawei è il terzo produttore di smartphone al mondo, dietro Apple e Samsung, e la top ten è piena zeppa di compagnie orientali, tutt’ora poco conosciute da noi, come Oppo. Non sorprenderà dunque che l’ennesima a tentare il successo oltre oceano sia Vernee, che è già arrivata in Italia con lo smartphone Thor e Apollo, apprestandosi a lanciare a giugno l’Apollo Lite.

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Quello che cambia

Al di là del formato full touch e della facile confusione che si fa tra modelli del genere, quello che salta all’occhio, almeno sulla carta, è il livello superiore donato ai cosiddetti dispositivi entry-level dalle aziende cinesi. Non si tratta solo di innovazione cronologica, ovvero di quel necessario scalino compiuto da tutti gli altri per abbracciare tecnologie superiori, ma della volontà dei nuovi brand di porsi all’attenzione del grande pubblico proponendo dispositivi dalle specifiche tecniche di valore ma a costi ridotti. L’esempio più calzante è proprio Vernee Thor, uno smartphone con display da 5 pollici, processore MediaTek MT6753 a otto-core, ben 3 GB di RAM, 16 GB di memoria interna, Android 6.0 Marshmallow, supporto 4G LTE, fotocamera da 13 megapixel (frontale da 5) e batteria da 2.800 mAh. Tutto questo ad un prezzo di 119,99 dollari che, su Amazon, si traduce in una spesa da  poco oltre le 120 euro. E in più la compagnia ha di recente annunciato il rilascio del codice sorgente della ROM ufficiale agli sviluppatori per aprirsi al mondo del modding; già qualcuno ha sperimentato una versione basata su Cyanogen. Ne vedremo delle belle.

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