Promosso il Grana Padano per abbassare la pressione, bocciate invece le patate

Un valido rimedio per l’ipertensione verrebbe dal consumo di Grana Padano: il formaggio stagionato avrebbe un impatto positivo sulla pressione arteriosa, al contrario delle patate, che in qualsiasi modo vengano cucinate tendono ad aumentarla.

Proprio le patate sono oggetto di tre ampi studi statunitensi durati 20 anni su 187mila uomini e donne, orientati a ricercare un nesso tra consumo di questo alimento e ipertensione. I risultati hanno portato a constatare che 4 o più porzioni a settimana di patate stufate, bollite o a puré sono associate ad un maggior rischio di ipertensione, soprattutto nelle donne.

Bocciate le patate e l’alcol

Mangiare verdure al posto della giornaliera porzione di patate diminuisce invece la pressione. Incriminato è l’indice glicemico elevato delle patate rispetto ad altri vegetali, che determina un innalzamento dei livelli di zuccheri nel sangue.

Uno studio italiano dell’ospedale Guglielmo da Saliceto e università Cattolica di Piacenza ha invece indagato i “riduttori di pressione”, su un campione di 30 pazienti. La ricerca ha evidenziato che il Grana padano (28 grammi al giorno per due mesi) sarebbe un anti-ipertensivo paragonabile negli effetti a molti farmaci. Grazie ad un algoritmo elaborato dall’Aifa qualche mese fa è stata anche lanciata un’app per smartphone in grado di fornire indicazioni specifiche per ogni paziente sulla giusta cura dell’ipertensione.

Un altro consiglio comune è quello di consumare alcol moderatamente: uno studio presentato al 31° meeting dell’American Society of Hypertension di New York ha segnalato che per persone in buone condizioni ridurrebbe la pressione mentre su coloro che hanno pressione alta l’alcol avrebbe effetto contrario. Di recente è stata inventata  una graffetta da impiantare tra l’arteria e la vena della coscia per ridurre significativamente la pressione sanguigna e curare così l’ipertensione. Anche seguire una dieta vegetariana avrebbe un ruolo determinante nell’abbassare la pressione, mentre l’Oms sconsiglia il consiglia di ridurre il consumo di sale, per abbassare del 30% il rischio di ictus e infarto.

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