Il regime alimentare ideale segue il tipo di lavoro: ecco i suggerimenti per fare sempre la scelta giusta

Il presupposto di questa teoria è semplice: dimmi chi sei, che lavoro fai, e ti dirò cosa mangiare. A dispensare questo manuale pratico di consigli alimentari tarati sulla professione è Serena Missori, specialista in Endocrinologia, diabetologia e nutrizione, che ha raccolto il tutto nel volume “Allenati, mangia, e sorridi”.

L’idea è quella della dieta su misura, calibrata in base alla professione svolta dalla persona e al suo stile di vita. 

A parità di lavoro, attenzione allo stress

Manager e casalinghe, medici e liberi professionisti, ad ogni categoria professionale il proprio suggerimento alimentare.

“In base al proprio lavoro ed al proprio biotipo di appartenenza è possibile ottimizzare la dieta – spiega Missori – affinché il cibo ci supporti correttamente e ci mantenga efficienti, operativi e carichi di energia per tutto il giorno. A parità di condizione lavorativa però, ogni persona in base al suo psico-biotipo morfologico avrà necessità nutrizionali differenti e potrà utilizzare gli alimenti per potenziare le proprie caratteristiche, contrastare i lati negativi e lo stress”.

Impiegati, casalinghe e liberi professionisti

Un esempio? Gli impiegati trascorrono molte ore della giornata seduti, uno stile di vita che spesso per contrasto li porta a ricercare la pratica sportiva.

“Tendono ad avere ritenzione idrica agli arti inferiori, gonfiore alle caviglie e indolenzimenti dietro il ginocchio – spiega Missori -. Hanno una digestione laboriosa a causa della posizione e dello scarso movimento, tendono alle contratture del collo e della spalle a causa della postura obbligata”.

A questa categoria professionale viene consigliato di bere tisane decontratturanti a base di biancospino e melissa e di acqua, limone e tè verde drenanti e disintossicanti e optare per un pranzo leggero.

Le casalinghe “svolgono uno dei lavori più impegnativi fisicamente – continua l’esperta – consumando molte calorie, ma rischiano di veder appesantire la propria linea a causa di pasti irregolari, sia per tempistiche sia per quantità. Non devono saltare la colazione ma considerarlo il pasto principale e renderlo ricco di fibre, carboidrati a medio basso indice glicemico, proteine e grassi sani”.

E i liberi professionisti? Gli appartenenti a questa categoria “possono svolgere sia un lavoro sedentario sia in continuo movimento ma li unisce a parità di lavoro, anche se di biotipi differenti, un minimo comune denominatore: lo stress. Tendono a saltare i pasti e a mangiare quando capita ma anche a soffrire d’insonnia – raccomanda Missori -. Per loro, una colazione molto nutriente e che mantenga stabili i livelli di energia per gran parte della giornata ed una cena consumata lentamente ed in modo rilassato entro le 21″.

Secondo un recente studio la dieta del futuro è quella basata sul Dna di ogni individuo, regime alimentare che sarà attuabile grazie alle ultime scoperte che legano il genoma al controllo degli impulsi della fame.

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