NSA: adesso è possibile leggere le newsletter delle spie

The Intercept ha realizzato un database navigabile delle comunicazioni interne della divisione Signals Intelligence Directorate dell’agenzia governativa

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Sono passati oramai diversi anni da quando Edward Snowden ha dato il via al Datagate. Eppure, siamo ancora in attesa di capire in che modo gli USA intendono approcciare la questione del monitoraggio digitale e le mosse dell’Unione Europea per contrastare l’azione incontrollata delle agenzie legate alla National Security Agency, che operano anche nel nostro continente. Vista la mole di documenti rilasciati ai media internazionali da Snowden, non è semplice rendersi conto di dove possano arrivare gli agenti governativi statunitensi, soprattutto se si considera che quello pubblicato sinora è solo una piccola parte delle informazioni possedute dal giovane ragazzo esiliato in Russia.

Navigare tra le email

The Intercept, sito fondato dall’ex Guardian Gleen Greenwald, il primo che ha raccolto le testimonianze di Snowden, cerca di fare ordine, rendendo disponibili un vasto numero di newsletter internet scambiate dalla divisione Signals Intelligence Directorate (SID) della NSA. L’intero archivio, conosciuto come SIDToday, copre eventi importanti della storia mondiale, avvenuti dopo gli eventi terroristici dell’11 settembre. Tramite Intercept è dunque possibile scorgere le comunicazioni tra i federali, alcune fin troppo generaliste e senza interesse, altre invece che coprono a fondo questioni determinanti della lotta al crimine e, di conseguenza, della violazione dei più basilari concetti di privacy. Uno degli obiettivi del sito, è quello di invogliare tutti ad approfondire le conversazioni rese note qualche ora fa, per scovare eventuali storie o aneddoti non ancora divulgati. Dato l’ammontare dei dati non è infatti semplice collegare fatti ed eventi nei primi 166 documenti diffusi, che vano dal 31 marzo del 2013 al 30 giugno dello stesso anno.

Leggi anche:  Le violazioni alla sicurezza informatica da parte dei dipendenti danneggiano quanto gli attacchi hacker