La soluzione hi-tech per i problemi del tratto digerente è ideata dall’Università di Sheffield, dal Mit di Boston e dal Tokyo Institute of Technology

L’idea è a metà strada tra il farmacologico e l’intervento chirurgico micro-invasivo: un minuscolo robot ingeribile, che si ha l’obiettivo di provvedere in modo autonomo alla rimozione di oggetti indesiderati dal tratto digerente o può servire a somministrazione localmente farmaci, dopo essersi aperto all’interno del corpo come un vero e proprio origami.

Al momento il robot-origami è ancora allo stadio di progettazione, ma si sa già che sarà composto in materiali biodegradabili e dovrebbe consentire, una volta ultimato, un’azione localizzata sulla parte del corpo da curare.

Si apre come un origami

La sua struttura è pensata in modo da dispiegarsi in corrispondenza del tratto digerente e lasciare fuoriuscire il principio attivo utile a rimuovere in modo mirato un corpo estraneo nell’intestino o nell’esofago.

Presentato nel corso della Conferenza odierna di Stoccolma, questo innovativo dispositivo è pensato soprattutto per le emergenze sanitarie intestinali, che sono in realtà molto più comuni di quanto si pensi. Inoltre il mini robot potrebbe venire impiegato per favorire la cicatrizzazione di ferite e lesioni, sempre grazie alla possibilità si selezionare e dosare le sue proprietà farmacologiche una volta raggiunta la parte su cui intervenire.

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