I raggi UV allungano la vita e compensano ai danni causati dalle sigarette, secondo uno studio svedese

Pubblicato sulla rivista Journal of Internal Medicine, lo studio è stato condotto su un campione di 30 mila donne.

“Lo studio iniziato nel 1990 ha coinvolto donne svedesi di età compresa tra i 25 e i 64 anni – spiega Girolomoni, Direttore della Dermatologia di Verona e presidente della Società Italiana di Dermatologia – ed ha dimostrato in modo chiaro che evitare il sole fa male. Le donne che si espongono al sole infatti hanno un rischio minore di eventi cardiovascolari (infarto, ictus) e sopravvivono più a lungo, 0.6-2.1 anni in più per la precisione.”

Un argomento controverso

Contrordine sull’esposizione ai raggi UV, che secondo numerosi studi comporterebbe diversi rischi per la salute: oltre all’aumento di probabilità di sviluppare melanoma, potrebbe innescare una pericolosa dipendenza e danneggiare persino il Dna. Eppure non mancano le ricerche che evidenziano invece gli effetti positivi del sole,  dall’abbassamento della pressione sanguigna alla protezione da ictus e infarti, agendo positivamente persino sulla linea.

Lo studio svedese dimostra inoltre come esporsi al sole compensi gli effetti dannosi del fumo di sigaretta, in quanto la pelle esposta al sole produce maggiori quantità di vitamina D.

Le cellule della pelle producono anche beta endorfine, legate al senso di piacere e appagamento. L’esposizione ai raggi UV determina il rilascio di ossido nitrico che abbassa la pressione arteriosa. Il rischio è sempre nascosto dietro gli eccessi: esporsi troppo favorisce l’invecchiamento cutaneo e lo sviluppo di mlanomi.

5 consigli per esporsi al sole

“Tutto dipende dalle caratteristiche della propria pelle – spiega Girolomoni – gli individui di carnagione scura che non si scottano al sole possono esporsi tranquillamente senza problemi. Gli individui di carnagione chiara che si scottano facilmente devono fare più attenzione, esponendosi con cautela”.

Riassumendo, gli esperti consigliano di:

  1. Evitare le ore di massima irradiazione, tra le 11 e le 14, ed esporsi al sole in modo graduale e usare creme protettive adeguate.
  2. Evitare le ustioni solari, che costituiscono il principale fattore di rischio per il melanoma, che si sviluppa a distanza di decenni dalle ustioni solari.
  3. Usare creme solari con fattore di protezione superiore a 30, meglio se 50, rinnovando l’applicazione dopo 2 ore o anche prima se si fanno bagni. Le creme vanno applicate in quantità adeguata, considerando anche che quelle a protezione totale in realtà proteggono solo parzialmente.
  4. Anche le magliette colorate possono costituire un ottimo filtro solare. Ricordarsi che le creme solari non servono per stare più a lungo al sole, ma per starci in modo più corretto.
  5. Sotto prescrizione medica, assumere regolare di vitamina D, soprattutto nei mesi autunnali e invernali.
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