Chiamato AspireAssist, il robot si impianta chirurgicamente nello stomaco del paziente
Ormai si sa che i sistemi per dimagrire più stravaganti e spesso drastici sono made in USA. Dalla dieta del ghiaccio basata sulla crioterapia a quella del caffè al burro passando per quella del digiuno forzato pere 12 ore, i regimi dietetici in America diventano presto delle mode irresistibili da sperimentare a tutti i costi. Tra i fantasiosi rimedi per dimagrire scientificamente testati ricordiamo anche la pillola che simula i pasti, ingannando il metabolismo o la dieta del succo di pompelmo al posto dell’acqua, anche questa “made in USA”. C’è poi chi sostiene che per perdere peso basti tenere un diario alimentare oppure sia sufficiente respirare. C’è persino chi ammette i dolci nella dieta, purché consumati come antipasto.
Ma se sull’argomento dieta si è sentito ormai di tutto, non ci saremmo forse mai aspettati che si potesse arrivare alle maniere forti, estraendo addirittura il cibo dallo stomaco per perdere peso.
Il robot aspira un terzo del cibo
Questo dispositivo non solo esiste veramente, ma è appena stato approvato dalla FDA americana, con l’obiettivo di aspirare direttamente dallo stoma un terzo circa del cibo ingerito durante il pasto.L’idea è quella di poter mangiare senza pensieri, tanto ad assorbire le calorie ci pensa AspireAssist, riducendole di un terzo.
Il dispositivo è formato da un tubo di gomma che si occupa di aspirare una parte del cibo prima che questo sia digerito, entrando in funzione 20 minuto dopo il pasto. I restanti due terzi che vengono lasciati nello stomaco dovrebbero essere sufficienti a garantire l’energia necessaria all’organismo per il suo funzionamento, scongiurando gli accumuli di grasso. Dopo aver aspirato, si aziona un pompaggio di acqua nello stomaco allo scopo di eliminare i possibili residui alimentari.
«Si tratta di un sistema che incoraggia la scelta di cibi più salutari, di porzioni più piccole e di uno stile di vita sano», hanno spiegato gli sviluppatori della Aspire Bariaatrics. Dopo un anno di test su un gruppo di pazienti gravemente obesi, il trattamento ha portato a una perdita del peso corporeo pari al 12%.
