Una ricerca australiana ha realizzato una mappatura dell’emicrania

Sull’origine dell’emicrania, di cui esistono oltre 200 tipi diversi, sono ancora in atto diatribe e accesi dibattiti, così come sui diversi percorsi terapeutici.

Questo disturbo, che nelle forme più acute è associato a stress cronico, risulta a volte quasi invalidante, influendo notevolmente sulla qualità della vita. Di recente un gruppo di ricerca napoletano hafotografato tramite risonanza magnetica il cervello affetto da emicrania, spiegando molti segreti del mal di testa che affligge milioni di persone.

Un predisposizione cromosomica

Un nuovo contribuito è rappresentato dalla ricerca internazionale guidata dal professor Dale Nyholt, direttore dell’Institute of Health and Biomedical innovation di Brisbane, autore di una sorta di mappatura genetica dell’emicrania che ha rivelato la presenza di 44 differenti varianti genetiche.

Analizzando 8 differenti studi precedenti per un campione statistico pari a circa 316 mila soggetti affetti da emicrania cronica, i ricercatori australiani hanno potuto constatare la persistenza delle 44 varianti e far risalire l’emicrania ad una sorta di predisposizione cromosomica in grado di stabilirne la comparsa nei pazienti predisposti, escludendo così cause esterne alla patologia.

Esistono sicuramente potenziali fattori scatenanti, ma gli autori dello studio hanno cercato di stabilire la relazione tra la nostra struttura genetica e la possibilità di soffrire di crisi di emicrania. In questo senso la ricerca va verso  terapie che agiscano sulle componenti genetiche e non sui sintomi.

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