Obama lascia BlackBerry per questioni di sicurezza

Anche gli utenti governativi abbandonano la nave canadese in favore di smartphone più sicuri ma molto limitati

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Che BlackBerry fosse in cattive acque oramai lo sanno tutti, ma adesso la questione si fa ancora più pesante. Con gran parte degli introiti provenienti dalla vendita di hardware e software per utenti professionali e governativi, l’annuncio dell’abbandono, da parte di Barack Obama, della piattaforma BB potrebbe essere solo l’inizio della definitiva decadenza del famoso marchio. E’ risaputo quanto il Presidente degli Stati Uniti ci tenga al suo BlackBerry, tanto da opporsi in passato allo switch verso piattaforme più idonee. Ma adesso sembra esser giunto il momento di un passaggio storico, che segna la fine dell’utilizzo dei cellulari della mora presso enti e figure di alto rango.

Cosa è successo

Per ragioni di sicurezza, Obama è dovuto passare ad un terminale praticamente blindato, non un telefono qualsiasi dunque, ma sorvegliato e monitorato costantemente. La scelta di abbandonare BlackBerry non ha dunque aperto, come si pensava, all’adozione di Android, semmai ad un surrogato di quest’ultimo con un sistema pensato apposta per Obama e simili. Come hanno riportato alcuni siti, secondo il primo cittadino USA, il cellulare ora in suo possesso “sembra un giocattolo di quelli per bambini di 3 anni”. Il motivo? Non può telefonare, inviare messaggi o riprodurre musica. Insomma, un salto indietro di parecchi anni, in nome della privacy.

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