Uno studio mostra come l’acqua delle piscine nasconda numerose insidie per la salute, nonostante la disinfezione

Attenzione all’acqua delle piscine, che spesso nell’afa dei mesi estivi in città vengono prese d’assalto da chi è in cerca di un po’ di refrigerio.

Se oggi le piscine sono indubbiamente più pulite di una volta, quando bagnarsi comportava spesso la comparsa di verruche, funghi e altre malattie della pelle, un recente studio rivela che non si può ancora stare tranquilli sul fronte salute.

Pubblicata sulla rivista di settore Enviromental Science and Techonology, la ricerca ha infatti mostrato come, nonostante le regolari disinfezioni delle acque, i rischi in piscina permangano, soprattutto legati a composti chimici spontanei che tendono a formarsi dall’unione di prodotti industriali, sudore, tracce di urina e creme per il corpo, determinando il formarsi di molecole che potrebbero facilmente divenire veicolo di infezioni batteriche.

Nuove soluzioni che favoriscono le infezioni

Un’analisi sui disinfettanti comunemente impiegati per la pulizia di piscine ed idromassaggi ha infatti rivelato come le tracce dei composti rimangano ovviamente in acqua per molte ore dopo il loro utilizzo. Le molecole che rimangono si legano spesso ai composti organici creando soluzioni che favoriscono la trasmissione di germi e batteri e l’eventuale scambio di patologie negli ignari bagnanti.

Lo studio condotto dall’Università del South Carolina ha inoltre mostrato come la qualità dell’acqua presente nelle piscine subisca un drastico calo nelle fasi successive al suo ingresso, andando a subire rapide alterazioni e mutazioni molecolari che giustificano lo sviluppo di patologie dermatologiche o addirittura dell’apparato respiratorio. Sarebbe spiegato anche il motivo per cui gli addetti alla manutenzione delle piscine soffrono  patologie croniche con molta più frequenza di altre classi di lavoratori.

L’unico modo per stare più tranquilli sarebbe un frequente riciclo delle acque e l’adozione di accorgimenti personali relativi alle tempistiche di immersione e al controllo del posto dove si è scelto di bagnarsi.

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