Vivere l’autismo con la realtà virtuale

Basta un’app per immedesimarsi in un bambino che soffre di autismo per il quale ogni piccolo rumore può rappresentare fonte di dolore

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Le luci di un luogo pubblico, le voci delle persone, persino il rumore dei tacchi sul pavimento. Questi e altri suoni possono essere fonte di disagio e dolore per chi soffre di autismo. Spesso ci si dimentica quanti bambini e ragazzi vivano ogni giorno immersi in un mondo estremamente ovattato, nel quale la percezione dell’ambiente esterno è spesso distorta rispetto a quella avvertita da tutti gli altri. Per questo, la National Autistic Society ha pensato bene di supportare lo sviluppo di un’app che sfrutta la realtà virtuale per far capire, davvero a chiunque, come ci si sente a passare qualche minuto nelle vesti di un bambino autistico.

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Immersiva e terrificante

La simulazione, che si traduce in un video a 360 gradi navigabile anche da computer e smartphone, restituisce le sensazioni vissute ogni giorno da tante persone autistiche. Per qualcuno, la visione del filmato, potrà tradursi in un primo approccio verso i temi dell’autismo, per altri invece sarà un promemoria per capire che pazienza, gentilezza e accettazione sono le chiavi per gestire amici e famigliari autistici. “Siamo orgogliosi di poter rappresentare la prima associazione che ha utilizzato la realtà virtuale per contribuire a far conoscere qualcosa in più sull’autismo – hanno detto dalla National Autistic Society – in questo modo possiamo dimostrare come un bambino ci si sente, cosa vede e come avverte ciò che lo circonda”. L’app, parte della campagna “Too Much Information” si può scaricare a questo link, ed è compatibile con iOS e Android.

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