Secondo uno studio danese anche dopo i 50 anni si può prevenire il diabete pedalando

Tra i motivi per preferire una sana pedalata in bici invece che spostarsi in automobile, ce n’è uno nuovo: più si pedala meno si rischia di sviluppare il diabete di tipo 2.

Fare attività fisica fa bene in generale a tutto l’organismo, quindi per tenere lontana questa malattia gli esperti indicano non solo una dieta bilanciata ma uno stile di vita più attivo, meno sedentario.

Camminare e andare in bicicletta rientrano quindi in questo genere di attività di prevenzione, secondo una teoria confermata da un gruppo di ricercatori danesi, che ritengono la pedalata in bici non solo un’attività ricreativa ma anche un modo per migliorare la salute della popolazione in molti Paesi.

Lo studio si prefigge lo scopo di valutare l’associazione tra l’abitudine di andare in bici e il rischio di diabete di tipo 2 su pazienti adulti danesi coinvolti nel Diet, Cancer and Health Cohort Study.

Un’abitudine salutare

Circa 24 mila uomini e 27 mila donne provenienti dalla Danimarca e di età compresa tra i 50 e i 65 anni hanno completato un questionario sulla salute e sul proprio stile di vita, che includeva domande sull’abitudine di andare in bici.

Del resto Danimarca e Olanda sono tra i Paesi che utilizzano quotidianamente la bicicletta come mezzo di trasporto, molto più che in Italia. Ne è emerso che i partecipanti non soffrivano né di diabete di tipo 2 né di altre malattie.

Un quadro che conferma come andare in bicicletta riduca effettivamente il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2, anche nelle persone che hanno superato i 50 anni.

Ecco perché i ricercatori hanno voluto raccomandare ai cittadini di andare in bicicletta il più possibile, oltre che per mantenersi in forma, anche come prevenzione del diabete.

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