Trovati degli oli cancerogeni negli incarti delle barrette di cioccolato, Ferrero sotto accusa

A sostenerlo è la Foodwatch, un’associazione tedesca che ha effettuato una serie di test su alcuni prodotti alimentari rilevando un livello anomalo di oli derivanti dagli idrocarburi.

Ora il marchio italiano famoso in tutto il mondo soprattutto per il suo prodotto di punta, la Nutella, rischia grosso. Amate dai bambini quasi quanto gli ovetti Kinder, anche le barrette di cioccolato sono molto popolari e diffuse, hanno un gusto eccellente e la Ferrero sostiene che non facciano male alla salute grazie al giusto bilanciamento di cioccolato al latte, zucchero, latte scremato in polvere, olio di palma. Eppure la Foodwatch ha lanciato l’allarme sulla possibilità della presenza di livelli eccessivi di MOAH proprio negli incarti dei Kinder cioccolato, sotto accusa insieme ad altri prodotti alle nocciole della Lindt.

Quali sono le sostanze tossiche

Le sostanze incriminate sono chiamate MOAH, acronimo per Mineral Oil Aromatic Hydrocarbons; si tratta di idrocarburi aromatici di cui non si conosce ancora il livello di tossicità per il loro enorme numero di composti e per le scarse informazioni finora a disposizione.

A finire sotto accusa sono principalmente gli imballaggi della Ferrero, soprattutto il cartone riciclato che è ritenuto il principale responsabile di contenere oli minerali, MOSH e MOAH; gli idrocarburi aromatici sono considerati più pericolosi e tossici in quanto passano dal cartone agli alimenti attraverso l’aria, anche in presenza di barriere di plastica.

La quantità tollerabile dall’uomo di queste sostanze non è in realtà ancora stata definita dall’Unione europea, ma sulla loro tossicità non c’è dubbio.

Tuttavia la Ferrero ha risposto alla richiesta di ritiro del prodotto ricordando  che la presenza di oli minerali aromatici “riguarda una grande varietà di prodotti alimentari di diverso tipo”.

Inoltre, “le aziende del settore hanno fatto molto negli ultimi anni per ridurre la presenza di queste sostanze, con dei buoni risultati“.

Leggi anche:  Piante in estate: come rendere il tuo giardino un paradiso