Fujitsu accelera sull’HPC con un rivoluzionario PRIMERGY CX600 M1

PRIMERGY CX600 M1

Studiato per applicazioni HPC (High Performance Computing) basate su calcolo parallelo

In occasione dell’ISC High Performance di Francoforte, Fujitsu ha presentato il sistema PRIMERGY CX600 M1, un server appositamente realizzato per rispondere alle richieste di enorme potenza di calcolo, in ambito parallel computing,  necessaria per le moderne applicazioni HPC (High Performance Computing) nelle aree come la ricerca scientifica, lo sviluppo di prodotti e la business intelligence. Il nuovo sistema è composto dallo chassis PRIMERGY CX600 M1 e da nodi server PRIMERGY CX1640 M1, che insieme mettono a disposizione cluster ultra-densi con un rapporto prezzo/prestazioni altamente competitivo.

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La presenza di componenti best-in-class è un elemento distintivo di questo nuovo server modulare che si avvale di processori Intel Xeon Phi con un massimo di 72 core per fare del sistema FUJITSU Server PRIMERGY CX600 M1 la soluzione ideale per workload HPC che richiedono elevate prestazioni per thread paralleli, grandi vettori e una significativa bandwidth di memoria.

Il sistema PRIMERGY CX600 M1 raggiunge una densità di elaborazione estremamente elevata con otto server indipendenti all’interno di un unico chassis 2U e nove volte la potenza di calcolo di un rack server dual-socket 1U standard. Un rack standard può quindi ospitare fino a 168 nodi per un totale senza precedenti di prestazioni di picco totali superiori ai 500 TFLOPS/DP.

I server PRIMERGY CX600 M1 formeranno anche il nucleo del supercomputer da 25 PetaFLOPS “Oakforest-PACS” recentemente ordinato dalle università giapponesi di Tokyo e Tsukuba. Composto da 8208 nodi di calcolo, il sistema dovrebbe diventare operativo il prossimo dicembre affermandosi come uno dei più veloci supercomputer esistenti al mondo.

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Uwe Neumeier, Vice President e Head of Data Center, EMEIA Product Business di Fujitsu, ha commentato: “Le aziende che abbracciano la digitalizzazione richiedono sempre più dalle proprie infrastrutture HPC per poter eseguire simulazioni e modellazioni di scenario, compresa l’analisi dei big data provenienti dall’Internet of Things. Poiché è progettato per gestire calcoli ad elevato parallelismo, questa è una ragione per cui riteniamo che il nuovo PRIMERGY CX600 M1 sia un sistema rivoluzionario che permetterà alle aziende di estrarre valore dalle enormi quantità di dati all’interno di un ambiente data center predisposto per il futuro”.

Il nuovo sistema, che estende il portafoglio Fujitsu di hardware, software di sistema e middleware user-ready dedicato alle applicazioni HPC, fa parte della gamma FUJITSU Integrated System PRIMEFLEX for HPC i cui componenti vengono predefiniti e convalidati con l’installazione in fabbrica di software di sistema e middleware per poter essere utilizzati immediatamente. In combinazione con l’innovativo e intuitivo workplace HPC basato su Web realizzato da Fujitsu, HPC Gateway, gli utenti possono lavorare all’interno di un ambiente HPC facile da adoperare e ancora più potente.

Un’infrastruttura condivisa per ridurre i consumi di energia

I nodi server del sistema PRIMERGY CX600 M1 adoperano un’infrastruttura comune condivisa con ventole di raffreddamento e alimentatori hot-plug centrali integrati all’interno dello chassis. Questo accorgimento permette di ridurre i consumi di energia ed effettuare interventi su un nodo specifico senza influire sugli altri. La completa ridondanza dei componenti condivisi, inoltre, assicura uniformemente una superiore disponibilità di sistema.

I clienti possono optare anche per l’innovativa tecnologia di raffreddamento Fujitsu Cool-Central Liquid Cooling con passaggio di acqua calda (45°C) direttamente su chip che elimina il calore dalla CPU e dal modulo di regolazione della tensione del server. Questa soluzione è in grado da sola di dimezzare i costi di raffreddamento del data center rendendo possibile una superiore densità e consentendo l’implementazione dei progetti HPC più ambiziosi senza bisogno di incrementare le infrastrutture di alimentazione e raffreddamento già disponibili nei data center esistenti.

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