Il ritorno dell’azienda nel mercato mobile è con un Windows Phone 10 dedicato al business e dal costo importante: 853 euro
Lo avevamo visto mesi fa in anteprima e adesso è realtà. HP Elite x3 è lo smartphone con cui la compagnia statunitense torna nel mercato mobile, dopo anni di difficoltà e ripensamenti. Lo smartphone in questione è dedicato interamente al business, se non altro per le funzionalità e le possibilità di integrazione di cui è dotato. Partiamo dalle caratteristiche hardware: ha uno schermo da 5.96 pixel di tipo Amoled, processore Snapdragon 820, 4 GB di RAM, 64 GB di memoria interna con supporto alle microSD, fotocamera sul retro da 16 megapixel, frontale da 8 MP, batteria da 4.150 mAh, connettore USB di Tipo-C, LTE, Wi-Fi, BT 4.0. Inoltre ha il riconoscimento dell’iride con Windows Hello, quello delle impronte digitali ed è certificato IP67 per la resistenza all’acqua e MIL-STD 810G per le cadute.
Come un ibrido
Ma la particolarità di Elite x3 è la possibilità di utilizzarlo in due modalità “estese”, che possono renderlo un valido sostituto del portatile. La prima è Continuum, già vista sui Lumia 2016, con cui visualizzare su un display esterno, via HDMI con hub specifico, le app supportate e le informazioni sul telefonino. All’hub si possono connettere anche mouse e tastiera, così da godere di un’esperienza desktop Windows 10 a tutto tondo. In questo modo non vengono precluse le principali attività produttive giornaliere, come la scrittura di lunghe email, la visualizzazione e l’editing di file Word ed Excel o di presentazioni in PowerPoint.
La seconda scelta è invece l’uso di un dock a forma di portatile, conosciuta appunto come Lap Dock, all’interno della quale inserire l’Elite x3 che fa da “motore” dell’intero chassis. Quest’ultimo comprende un display da 12,5 pollici Full HD, una batteria da 46,5 wHr, porte USB di Tipo-C, Micro HDMI e tastiera con touchpad classico. Resta da chiedersi perché portarsi dietro lo scheletro di un notebook piuttosto che un portatile completo, ma lasciamo ad HP il beneficio del dubbio, almeno fino ai primi dati di vendita.
