Chi si è esposto ai raggi UV durante l’infanzia ha maggiori rischi di sviluppare melanoma in età adulta

E’ stato dimostrato che nei primi 20 anni di vita una persona è esposta all’80% dei raggi solari che vengono assorbiti dal corpo nell’arco di un’intera esistenza. Esporsi ai raggi UV senza le necessarie precauzioni già però portare a sviluppare in età adulta il melanoma, uno dei tumori più aggressivi e di cui solo in Italia si registrano ogni anno 14 casi ogni 100mila uomini. Questo argomento è l’oggetto principale del master course “Management del paziente con melanoma dalla ricerca alla terapia”, che si apre oggi all’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) di Roma e organizzato dall’Intergruppo melanoma italiano (Imi), associazione che riunisce 350 esperti.

“I bambini costituiscono l’anello debole della catena”, spiega Paola Queirolo (nella foto sopra), presidente Imi. “La pelle è in grado di memorizzare il danno ricevuto dalle scottature solari accumulate durante l’infanzia innescando il processo patologico anche a diversi anni di distanza. I piccoli di età inferiore a 12 mesi non vanno esposti al sole”.

Già in precedenza i dermatologi pediatrici della Loyola University Health System (LUHS) avevano messo in guardia sull’alto rischio di melanoma nei bambini esposti ai raggi UV, allarme riconfermato da uno studio scientifico pubblicato sull’International Journal of Epidemiology, che mette in evidenza il pericolo delle scottature anche per i neonati.

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La campagna nelle scuole

L’anno scorso è partita la campagna di sensibilizzazione “Il sole per amico”, che viene portata avanti anche quest’anno nelle scuole primarie di 7 regioni italiane, condotta in collaborazione con il ministero dell’Istruzione, l’Associazione oncologia medica (Aiom) e con il patrocinio del ministero della Salute. L’idea è quella di dare voce al problema attraverso l’uso di videoclip, cartoni animati, fumetti e giochi, raccomandando agli scolari di non esporsi al sole nelle ore più calde, mettere sempre la crema protettiva con un fattore di protezione adeguato e sottoporsi annualmente ad un controllo della pelle da parte di uno specialista.