Raffaele Amoroso (Sogeit Solutions), il private cloud “plug and play”

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Le imprese italiane hanno bisogno di innovare il modo di fare business e di strutturarsi per aprirsi alla concorrenza internazionale, mettendo al centro i dati e la sicurezza

L’innovazione non è solo una scommessa per il futuro della nostra economia, ma rappresenta un modo per dare risposte concrete alle esigenze delle aziende. Sogeit Solutions punta a innovare l’offerta per essere sempre più vicino ai clienti, aiutandoli a migliorare la produttività, diminuendo i costi e valorizzando le risorse. «In Italia, il processo di digitalizzazione è lento e frammentato. Ma il cambiamento è necessario se vogliamo che le nostre imprese guadagnino terreno e competano a livello internazionale» – dichiara Raffaele Amoroso, amministratore delegato di Sogeit Solutions, società che ha saputo mettere insieme esperienze e competenze in ambiti diversi, dal data center allo sviluppo software, passando per i servizi. Con LiveBox, la piattaforma di file sharing di livello enterprise, e la soluzione SSK, Sogeit Secure Key, la società propone un nuovo modello di private cloud e di usabilità dei dati. In quarant’anni di innovazione, abbiamo perso il treno della componentistica informatica, ma siamo ancora forti sul valore dell’integrazione. «L’integrazione senza innovazione diventa improduttiva» – spiega Raffaele Amoroso. «Il nostro obiettivo è dare una forma e un significato nuovo all’integrazione delle soluzioni, proponendo idee e strumenti per orientare lo sguardo non solo sul mercato nazionale ma anche a livello globale».

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L’importanza della gestione dati

«Abbiamo fatto della digitalizzazione e della disponibilità centralizzata del dato un asset della nostra azienda» – afferma Amoroso. «La disponibilità e la centralizzazione del dato permettono di accelerare i processi di governance con un impatto positivo sui costi di gestione. Di conseguenza essere rapidi e allo stesso tempo efficienti ci permette di ottimizzare tutte le operations collegate al business e alle risorse umane». La soluzione LiveBox è una soluzione applicativa di private cloud di livello enterprise. «Tutto va verso il cloud – dice Amoroso – e questo significa che il mio dato che centralizzo lo rendo disponibile su qualsiasi device e strumento, appoggiandolo verso il data center di qualcuno, che me lo espone a fronte di un canone». Ma i problemi di fondo sono sempre gli stessi: «La disponibilità e la sicurezza, oltre che la garanzia della privacy delle informazioni». LiveBox quindi nasce con uno spirito molto simile a quello del private cloud, ma con l’obiettivo di concentrare la gestione vicino al cliente. Infatti, Sogeit Solutions fornisce un cloud applicativo, disponendo di soluzioni proprietarie che permettono di accedere alle informazioni aziendali in maniera centralizzata, ma con un livello di sicurezza molto alto. «Quindi – semplifica Amoroso – posso avere accesso alle informazioni attraverso qualsiasi tipo di dispositivo, ma con la sicurezza che il dato resti “in casa mia”».

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La sicurezza in cima alle priorità

I dati sono al centro del business delle imprese e dei processi critici delle organizzazioni. Ma a che cosa servono le informazioni se non posso accedere ai dati quando ne ho bisogno? «Senza l’accesso ai dati, l’azienda non produce business» – afferma Amoroso. «La sicurezza è la condizione necessaria di ogni progetto. Noi diamo una soluzione in grado di abbracciare e tenere insieme esigenze diverse: controllo, affidabilità, disponibilità dei dati, integrazione sui processi aziendali esistenti, garantendo tutto questo nelle mani del cliente con una sola gestione, perché lo sviluppo del cloud sta spostando sempre di più la gestione nelle mani di qualcun altro». Secondo Amoroso, la prima cosa da fare è valutare bene il progetto, avere sempre un piano B, ma soprattutto trovare il modo di salvaguardare gli investimenti già fatti in passato sull’infrastruttura di data center. In questo senso, «LiveBox non è una piattaforma invasiva, ma si va a integrare con i processi operativi esistenti, aumentando il livello di sicurezza e di controllo delle informazioni, mettendo al riparo non solo i dati ma anche i processi che veicolano le informazioni».