Facebook, ragazza denuncia i genitori per aver postato le sue foto

18enne cita i genitori in giudizio per aver pubblicato su Facebook senza il suo consenso delle foto della sua infanzia e adolescenza

E’ accaduto in Austria, il caso che sta facendo discutere nelle ultime ore: una comune coppia di genitori si è ritrovata citata in giudizio dalla propria figlia, con l’accusa di aver postato sul popolare social network alcune fotografie che avrebbero urtato la sensibilità della ragazza.

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Stanca di non essere presa sul serio

In realtà gli scatti incriminati non sono certo foto indecenti, sulle quali Facebook applica una censura secondo regole precise; si tratta invece di normalissime fotografie, come tante mamme e tanti papà ne pubblicano ogni giorno sul social network per condividere momenti di vita familiare insieme ai propri figli. Certo i genitori della ragazza non si aspettavano che, dopo aver chiesto senza successo la cancellazione dei contenuti sul social, la figlia arrivasse addirittura a denunciarli.

Eppure è accaduto davvero e la ragazza ora dichiara:

“Sono stanca di non essere presa in seria considerazione dai miei genitori”, ha dichiarato la ragazza, spiegando di aver visto sulla loro  bacheca postate circa 500 foto che la ritraggono anche in momenti intimi, seduta sul water o nuda sul lettino; gli scatti sono stati condivisi con più di 700 contatti, contando amici e i parenti dei genitori.

Un tema caldo

Il caso è il pretesto per infiammare una vecchia discussione sempre viva, ovvero sue sia corretto esporre un minore a sua insaputa alla vista di una platea virtuale di centinaia o addirittura migliaia di persone.

Chi scatta la foto per la legge è il detentore a tutti gli effetti dei diritti e quindi libero di conseguenza di gestirne la sua diffusione. Ma sulla questione si dibatte molto, interpretandola in modo diverso, anche a livello nazionale. In Francia, per fare un esempio, la pubblicazione di una foto di terzi senza esplicito consenso (bambini inclusi) comporta un’ammenda fino a 45.000 euro.

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Eric Delcroix, esperto di diritto ed etica di Internet, sostiene che “nei prossimi anni saranno sempre di più i bambini che porteranno i propri genitori in tribunale per la pubblicazione di foto che li ritraggono in tenera età. Critichiamo spesso i ragazzi per i loro comportamenti online, ma i genitori non sono da meno”.

Facebook ancora non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale sul caso. In passato la società ha preso in considerazione però l’idea di inserire all’interno della piattaforma un sistema automatico di notifiche per avvisare genitori e parenti che pubblicano foto di minori senza usare le impostazioni della privacy.