Ecco perché smettere di fumare fa ingrassare

Uno studio dell’università Harokopio di Atene – condotto dalla ricercatrice Konstantina Zachari e presentato al congresso internazionale della European Respiratory Society (ERS) ha trovato un legame tra fumo, vizio che accomuna quasi un miliardo di persone, e apporto calorico giornaliero. La ricerca mostra come fumare può ridurre l’apporto calorico di circa 152 calorie per pasto, incidendo sull’ormone che controlla l’appetito.

Il test è stato sperimentato su 14 maschi in buona salute che, dopo una notte a digiuno e in astinenza dalla sigaretta, hanno partecipato a due differenti prove di 15 minuta l’una: la prima prevedeva che gli esaminati fumassero due sigarette della loro solita marca, durante la seconda dovevano tenere in mano la sigaretta senza accenderla. Dopo i 45 minuti della prova i volontari potevano mangiare liberamente diversi tipi di snack.

152 calorie in meno

Durante il test sono stati registrati valori come le calorie ingerite dai 14 individui, le sensazioni di fame e sazietà e il desiderio di fumare un’altra sigaretta. I dati sono stati rilevati prelevando anche campioni di sangue per analizzarne i vari ormoni legati all’appetito, come obestatina, grelina, incretine e insulina.

I risultati dimostrano che esiste un influenza significativa del fumo sull’apporto calorico. I partecipanti che infatti avevano fumato prima di mangiare avevano un introito calorico mediamente ridotto di 152 calorie e la concentrazione dell’ormone dell’appetito risultava sensibilmente inferiore.

Anche se lo studio mira a dimostrare scientificamente una credenza da sempre diffusa, ovvero quella che smettere di fumare faccia ingrassare, bisogna ricordarsi che le sigarette restano il nemico numero uno della salute, causando oltre 40 patologie e portando persino ad alterare il Dna, cancellando negli uomini il cromosoma Y.

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