La Gran Bretagna adesso vuole il suo Great Firewall

Il governo di Londra pensa seriamente a un muro digitale che blocchi malware e minacce provenienti dall’estero

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Fuori dall’Europa e dai suoi cyber-rischi. La Gran Bretagna è più che decisa nel creare un Great Firewall per il web, che possa bloccare sul nascere le più cruente minacce che mettono in pericolo i computer privati e aziendali dei cittadini del regno. La notizia arriva da Ciaran Martin, CEO del neonato National Cyber Security Centre (NCSC), adibito proprio a creare i presupposti per un web autoctono più sicuro. Martin è intervenuto durante il Billington Cyber Security Summit di Washington, spiegando il progetto della muraglia britannica.

Scelta libera

“Stiamo considerando un progetto pilota che applichi un filtro DNS alle connessioni in entrata – ha detto – quale modo migliore per permettere una difesa automatica in scala, simile a quella offerta dalle compagnie private che evitano il contatto dei clienti con malware e infezioni di ogni tipo”. Non è chiaro quanto di reale e fattibile ci sia dietro il pensiero di Martin, ma è chiaro che con l’uscita dall’Unione Europea, anche il business digitale si fa complicato per Londra, che difficilmente potrà contare sul mercato unificato di soluzioni di difesa come faceva un tempo. “Le persone devono poter scegliere – ha ribadito il CEO – ogni filtro via DNS dipenderà dalla decisione, o meno, di ogni navigatore, così che non si creino spiacevoli equivoci di privacy o imposizioni sui nostri programmi”.

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