Allarme Groenlandia, i ghiacci si sciolgono sette volte più velocemente del previsto

Il ghiaccio dell’Artico registra un nuovo record negativo di estensione

L’allarme surriscaldamento globale è sempre elevato e a ricordarcelo sono i record negativi di estensione dei ghiacciai che ogni anno si registrano in varie parti del mondo. L’ultima rilevazione effettuata il 10 settembre nella zona artica si è attestata a 4,14 milioni di chilometri quadrati, collocando così il 2016 al secondo posto nella classifica degli anni caratterizzati dalle estensioni di ghiaccio marino più ridotte. Al primo posto l’anno nero dei ghiacci è il 2012 (3,39 milioni di km quadrati), appena davanti al 2007 (con 4,15 milioni di km quadrati).

Una situazione drammatica

Ad aprile di quest’anno si era già registrato un record negativo di scioglimento dei ghiacci in Groenlandia, primato che supera i precedenti record quando si era rilevato uno scioglimento su oltre il 10% dell’area nei mesi di maggio 2010, 2006 e 1990. Anche in Italia la situazione ghiacciai è preoccupante:  nuovo catasto ha evidenziato dopo 50 anni dalla precedente rilevazione che la superficie si è ridotta del 30%. E’ solo una delle drammatiche conseguenze del surriscaldamento globale, che sta progressivamente sciogliendo i ghiacci minacciando gravemente la biodiversità e mettendo a rischio ben 720 patrimoni dell’UNESCO, con una previsione di innalzamento delle temperature fino a quasi 5 gradi nei prossimi 100 anni.

Persi 34.100 chilometri quadrati al giorno

Le immagini riportate dai satelliti della Nasa nei primi 10 giorni di settembre hanno mostrato scioglimenti più rapidi del normale, con una perdita di superficie di ghiaccio marino che è pari a 34.100 chilometri quadrati al giorno, contro una media di 21mila chilometri quadrati.

Una perdita considerata rilevante soprattutto nel mare dei Ciukci, situato tra la penisola omonima e l’Alaska, un’area investita da due intensi cicloni ad agosto.

Ormai questi allarmi non fanno più notizia, dato che vengono ormai registrati record negativi ogni anno e a distanza di mesi sempre più ravvicinata. Se non si trova una soluzione sarà l’uomo a pagare le conseguenze dello scioglimento dei ghiacci, con le enormi ripercussioni sull’ambiente e su tutto il Pianeta che ne derivano.

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