Smentita l’esistenza di un primo contagiato ufficiale dal virus dell’Hiv

Secondo uno studio condotto dall’Università dell’Arizona di Tucson non esisterebbe affatto un primo “untore” ufficiale dell’Aids, nonostante le cronache mediche degli anni 80 indicassero in Gaetan Dugas il cosiddetto “paziente zero”, responsabile della prima diffusione del virus.

Lo steward franco-canadese della compagnia aerea Air Canada sarebbe stato il primo soggetto nel quale la malattia aveva raggiunto effettiva conclamazione e quindi il primo veicolo attraverso il quale il virus Hiv si sarebbe introdotto e diffuso negli Statti Uniti.

Il virus c’era già negli anni 70

Per anni Dugas è stato indicato dalle autorità sanitarie come il mezzo di trasmissione e contagio dell’Aids nel Nuovo Continente, a causa di un orientamento sessuale promiscuo, che avrebbe contribuito ad ampliare il novero dei primi contagiati, anche se inconsapevolmente.

Purtroppo Dugas, deceduto nel 1984 a causa della malattia, non potrà mai sapere di essere stato scagionato dal ruolo di “paziente zero” dallo studio che ha bollato come una gigante bufala medica questa convinzione. L’indagine ha ricostruito nel dettaglio lo sviluppo del virus Hiv negli Stati Uniti, giungendo alla conclusione che il microrganismo era già presente nel corso degli anni 70, arrivando dai Caraibi e rimanendo latente per qualche tempo prima di esplodere in tutta la sua virulenza.

I complessi studi coordinati dal professor Michael Worobey hanno portato gli autori a ricostruire le tappe evolutive del virus e a scagionare Gaetan Dugas dalle accuse che gli avevano conferito una fama negativa in tutto il mondo dopo il suo decesso, come una sorta di untore moderno rivelatosi in realtà il classico capro espiatorio di un male che ha ucciso tantissime persone in tutti il mondo. Di recente è stato dato il via libera alla sperimentazione di un farmaco che rende il virus Hiv incapace di trasmettersi attraverso gli organismi umani, favorendo così la prevenzione, che risulta ancora fondamentale. In California inoltre è stato avviato un progetto basato su una speciale pillola, che abbatte le probabilità di infezione da Hiv, per la cui prevenzione è stato prodotto in Italia un vaccino che sembra funzionare.

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