App Store, comincia l’era della pubblicità su iPhone e iPad

Dopo ogni ricerca gli utenti visualizzeranno in alto le applicazioni con una campagna attiva. La novità è partita dagli USA e dovrebbe estendersi presto altrove

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Apple lo aveva annunciato all’ultima WWDC 2016. Ora i “search ads” sono finalmente attivi per gli utenti iPhone e iPad negli Stati Uniti. Questo vuol dire che, dopo ogni ricerca effettuata dalla barra specifica superiore dell’App Store, le persone si ritroveranno in cima ai risultati le applicazioni coerenti con i termini digitati ma con attiva una campagna pubblicitaria. In pratica, con le ricerche sponsorizzate, gli sviluppatori si assicurano una più alta percentuale di download e installazione dei propri software, a fronte ovviamente di un prezzo per il servizio. In realtà, per incentivare l’utilizzo della funzione, la Mela ha deciso di offrire 100 dollari a tutti i developer in regola, per impostare la propria campagna.

Come funziona

La stessa Apple, attraverso una pagina dedicata ai “search ads”, spiega le modalità con cui software house e sviluppatori indipendenti possono creare un audience per i loro prodotti. I filtri sono quattro: genere, luogo, età e parole chiave, con un pagamento per la fruizione della piattaforma che va in base ai download effettivi durante il periodo di sponsorizzazione, che può arrivare al termine prefissato in fase di lancio oppure essere bloccato in qualsiasi momento. Lo sforzo maggiore di Cupertino sarà quello di rendere davvero le app promosse coerenti con i termini ricercati dagli utenti. Secondo la compagnia, non importerà quanto un singolo sviluppatore deciderà di investire per pubblicizzare il proprio lavoro; se la sua applicazione non c’entra nulla con specifiche ricerche (ad esempio “Cucina italiana”) ma è associata a keyword farlocche, intese a catturare il trend del momento, non comparirà nell’elenco dei risultati, ottenendo così un effetto contrario a quello prefissato.

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