Cloudera Sessions 2016: l’esplosione dei Big Data

Nel corso della propria annuale conferenza italiana a Milano, Cloudera ha offerto, insieme a clienti, partner e analisti, la propria visione del futuro dell’IT

Il mondo del cloud computing è in fermento: quella che sembrava all’inizio solo una moda si è trasformata in un trend inarrestabile. Questo è almeno il punto di vista espresso nel corso dell’edizione 2016 di Sessions, l’evento Italiano di Cloudera che si è svolto recentemente a Milano. E a farla da padrone in questa nuova incarnazione delle tecnologie IT sono i Big Data, un terreno su cui l’Italia, una volta tanto, è uno dei Paesi più avanzati d’Europa, secondo quanto dichiarato da Michele Guglielmo, Regional Sales Director Mediterranean & Middle East di Cloudera, durante il benvenuto rivolto ai partecipanti al convegno. «Sono tre le cose da tenere presenti quando si affronta un progetto Big Data – ha affermato Guglielmo -: innanzi tutto, non si tratta di progetti chiavi in mano, né di una passeggiata. Secondariamente, ci si deve concentrare su pochi casi d’uso, e, da ultimo, affidarsi ai leader di mercato, come Cloudera», per evitare sorprese.

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Una panoramica delle evoluzioni in atto in questo periodo è stata poi affidata a Amy O’Connor, Big Data Evangelist di Cloudera, che ha sottolineato come Apache Hadoop, il progetto software open source che offre un framework per l’elaborazione distribuita di grandi moli di dati su cluster di computer, abbia cambiato il modo di lavorare, rendendo l’elaborazione dei big data più semplice, anche grazie all’estrema scalabilità. Inoltre, la possibilità di raccogliere i dati anche in forma nativa, anche nel caso non siano strutturati e la facilità di condivisione rendono possibile unire facilmente dati che giungono da varie aree del business, consentendo così di controllare l’andamento delle operation in modo più semplice, veloce ed efficace. «Oggi sono più di 70 le Telco e gli ISP (Internet Service Provider) che operano su Cloudera» ha aggiunto O’Connor. Tra i vari case study presentati, interessante quello dell’aeroporto di Schiphol (Amsterdam), dove una soluzione Cloudera Enterprise su Microsoft Azure consente di tenere sotto controllo il percorso dei bagagli dei viaggiatori. Molto interessanti infine gli interventi di Job Rapido e Unicredit, che hanno sottolineato come, grazie ai Big data, siano riusciti a gestire, rispettivamente, più di 1,5 milioni di annunci di lavoro al giorno e oltre 20 mila clienti nell’ambito PoS (Point of Sale).

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Due chiacchiere con Michele Guglielmo

La disponibilità di Michele Guglielmo durante Cloudera Session ci ha consentito di approfondire alcuni temi. «Nell’ambito della Region di cui mi occupo in Cloudera, ci sono tre Paesi particolarmente effervescenti: Spagna, Italia e Turchia. Stiamo assistendo a una crescita enorme, dai semplici Poc (Proof of concept) a considerazione del tipo “voglio vedere come funzionano i big data nella mia realtà”, anche se il 60-70% dei progetti avviati sono legati a riduzioni di costo». Uno dei vantaggi dei big data è comunque il fatto che sono orizzontali, nel senso che: «non sono legati a un settore, cioè si adattano a tutti gli ambiti applicativi». Infine, è importante l’evoluzione che sta avendo il mercato in ambito Cloud: «Oggi sono le aziende a chiedere del Cloud – ha concluso Guglielmo -. Rendere i big data disponibili su piattaforma Cloud aprirà le porte alle Pmi, che potranno usufruire della nostra piattaforma e del nostro ecosistema di partner».