#Hacked, il videogame che ti porta dentro la cyberwar siriana

Lo ha lanciato Al Jazeera English con il contributo di esperti e giornalisti del settore. Si gioca tramite browser da mobile

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Vita reale e videogame vanno sempre più a braccetto. Se, calati nel mondo digitale, alcuni esperimenti del recente passato hanno fatto scorgere le potenzialità dell’hacker cittadino (pensiamo a WatchDogs), anche la cyberwar assume un certo fascino quando catapultata in forma ludica. Ci ha provato Al Jazeera English, che ha prodotto e reso disponibile via browser #Hacked, un videogioco fedelmente ispirato alla guerra cibernetica che pone da un lato il Syrian Electronic Army e dall’altro le forze di difesa occidentali. L’emittente lo ha realizzato con il contributo di giornalisti ed esperti del settore, basandolo in gran parte sul documentario della corrispondente Julian Ruhfus, dal titolo “Pirate Fishing”, vincitore anche di premi di categoria.

[ot-video type=”youtube” url=”https://www.youtube.com/watch?v=KhP3K0uGags”]

Fatti reali

Nel gioco, l’utente veste i ruoli di un giornalista che deve raccogliere più informazioni possibili, in un periodo limitato di tempo, sul gruppo di hacker. Lo farà contattando attivisti, sviluppatori e smanettoni della rete, con il coordinamento e il supporto della stessa Ruhfus. Il titolo si svolge in maniera testuale ma anche interattiva, soprattutto negli intermezzi composti da video in redazione sul campo, una maniera decisamente coinvolgente e innovativa con cui veicolare le notizie che riguardano il team che ha causato non pochi problemi a diverse testate internazionali, tra cui La Repubblica, il Secolo XIX e il Guardian. Scopo cruciale delle missioni è quello di non cadere nelle trappole cibernetiche degli hacker, che si nascondono in link infetti ed email, in una riproposizione identica alle minacce presenti nella vera quotidianità di milioni di navigatori.

Leggi anche:  L’IA? Già ragiona come un essere umano