Il vaccino universale realizzato al pc sarebbe in grado di inibire l’88% dei ceppi virali

Ogni anno vengono prese differenti misure di prevenzione contro l’influenza stagionale, che costringe a letto milioni di italiani soprattutto nel periodo invernale colpendo con maggior aggressività gli uomini rispetto alle donne.

Un minimo comune denominatore

I ceppi virali esistenti sono numerosissimi e rappresentato specie distinte, con capacità di adattarsi rapidamente agli ambienti ostili. Ecco perché ogni anno viene prodotto un vaccino nuovo, data l’inefficacia del precedente nei confronti della “nuova” influenza.

Tuttavia i vari ceppi virali, nonostante le differenze genetiche, sembra possiedano un minimo comune denominatore che li rende in parte simili e potenzialmente vulnerabili di fronte a un ipotetico vaccino universale in grado di agire a livello profondo sui virus influenzali, a prescindere dalle loro specifiche differenze geografiche o stagionali.

Un’unica arma per diversi ceppi

A partire da quest’idea, gli studiosi guidati dagli atenei britannici di Astone e Lancaster e all’università Complutense di Madrid hanno deciso di usare un software ad hoc per dar vita ad una sorta di vaccino universale realizzato al pc che inibirebbe l’88% dei ceppi virali fino ad ora noti, puntando sulle similitudini a livello genetico per creare un’unica arma che protegga dai diversi ceppi.

Allo stato attuale si tratta ancora di un puro calcolo teorico, ma il vaccino universale è già divenuto oggetto di discussione all’interno della comunità scientifica mondiale, ancora cauta e scettica riguardo alla possibilità di dare concretezza a questa ipotesi.

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