La predilezione per i cibi grassi è scritta nel Dna

Il gene “difettoso” responsabile di questa preferenza si chiama MC4R ed è presente in una persona portatrice su mille.

A scoprirlo è uno studio dell’Università di Cambridge pubblicato su Nature Communications, che ha pensato di preparare un buffet per 54 persone, 10 delle quali con una versione ‘difettosa’ del gene MC4R: durante il pasto si è lasciata totale libertà di scelta tra tre versioni diverse di “chicken korma”, pollo con yogurt, zafferano, latte di cocco e altri ingredienti. Le tre varianti differivano per il contenuto di grassi. A parità di quantità di cibo mangiato, che in effetti non differiva tra i partecipanti, quelli con una mutazione nel gene MC4R mangiavano quasi il doppio del pollo cucinato in modo più grasso rispetto ai due gruppi di controllo.

La scelta del piatto più grasso è avvenuta nel 95% dei casi rispetto alle persone magre e il 65% di più rispetto ai partecipati obesi privi di mutazione. Un altro studio aveva dimostrato come certi cibi come la pizza e le patatine siano come una droga per il cervello, creando una vera e propria dipendenza. Eppure bisognerebbe evitare certi alimenti troppo ricchi di grassi, i cosiddetti cibi spazzatura, che possono essere nocivi anche per la mente, rallentando il funzionamento del cervello e aumentando la pigrizia.

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Un vantaggio evolutivo

“Il nostro lavoro – spiega un ricercatore – evidenzia che non serve controllare strettamente l’aspetto e il gusto del cibo, perché il nostro cervello è in grado di rilevare la composizione degli alimenti”. La correlazione tra MCR4 e obesità era già stata studiata in precedenza e sarebbe dovuta al fatto che la mutazione interferisce con i segnali di sazietà che arrivano al cervello.

Questa mutazione apparentemente svantaggiosa, secondo i ricercatori avrebbe però avuto un vantaggio evolutivo: la spinta a ricercare e trovare cibo ricco di grassi potrebbe essere stato un meccanismo di sopravvivenza che ha fatto la differenza tra gli uomini primitivi.

Dallo studio emerge anche che il 57% degli italiani si considera sovrappeso e il 53% (era il 46% nel 2011) vorrebbe dimagrire. Parando di regimi dietetici, il 75% intende cambiare la dieta (era l’83% nel 2011), il 73% fare esercizi fisici (54% nel 2011).  Il 64% delle persone ritiene ancora che l’eliminazione dei grassi sia la chiave per il successo di un regime dietetico, nonostante uno studio abbia smentito clamorosamente questa comune credenza.