L’Italia risulta tra i Paesi più in forma secondo l’indagine Eurostat

Dai numeri dell’indagine emerge che in Europa è obeso il 15,9% della popolazione adulta, quasi una persona su sei. “L’obesità è un grave problema di salute pubblica”, rileva l’Istat. Ed è infatti preoccupante il quadro riferito al 2014, da cui risulta che il 46,1% degli adulti europei è normopeso, il 35,7% è in sovrappeso, il 15,9% è obeso e il 2,3% è invece sotto peso.

La quota di adulti obesi varia poi tra gruppi di età e in base al livello di istruzione. Tranne che per gli over 75, il più vecchio del gruppo di età, la quota di obesità maggiore UE (22,1%) si ha per le persone di età compresa tra 65-74 anni, mentre era al di sotto del 6% (5,7%) per quelli di età compresa tra i 18 e i 24.

Non è un mistero che l’obesità sia in costante aumento fra la popolazione mondiale e rischi di diffondersi entro il 2030 come una vera e propria epidemia. Secondo una recente ricerca sembra che l’obesità possa addirittura essere contagiosa, per scambio di flora batterica intestinale.

Quanto influisce il livello di istruzione

Anche il livello di istruzione influisce sull’andamento delle statistiche: la percentuale di persone obese nella UE è inversamente proporzionale al livello di istruzione. La percentuale di persone obese tra quelli con basso livello di istruzione raggiunge quasi il 20% (19,9%), mentre è invece al 16 % per quelli con un livello di istruzione medio e a meno del 12% (11,5%) per la popolazione ad alta formazione.

Parlando di classifiche di Stati più o meno “virtuosi”, la quota più bassa di obesità è stata registrata in Romania (9,4%) e in Italia e (10,7%), seguiti da Paesi Bassi (13,3%), Belgio e Svezia (entrambi 14,0%). Il maggior tasso di persone obese si riscontra invece a Malta (26% della popolazione), Lettonia (21,3%), Ungheria (21,2%), Estonia (20,4%) e Regno Unito (20,1%).

Leggi anche:  La Settimana Mondiale del Cervello: comprendere e promuovere la salute del cervello