Cisco: protocollo di intesa con il Ministero della Giustizia per portare la formazione ICT nelle carceri

Accordo firmato a Roma dal Ministero della Giustizia, Cisco, Confprofessioni, Vodafone, Fondazione Vodafone e Cooperativa Universo

Il Ministero della Giustizia ha siglato un protocollo di intesa con Cisco, Confprofessioni, Vodafone, Fondazione Vodafone e Cooperativa Universo per portare la formazione ICT nelle carceri, offrendo ai detenuti l’opportunità di acquisire competenze digitali utili per il loro percorso di reinserimento sociale e nel mondo del lavoro.

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L’obiettivo è offrire nell’arco di due anni la possibilità di frequentare il corso IT essentials, che include una formazione di base sulle tecnologie di rete,  ad almeno 200 detenuti in 10 istituti di pena del nostro Paese.

Il corso IT essentials fa parte del Programma Cisco Networking Academy: una iniziativa che Cisco propone dal 1997 in scuole, università, realtà del non profit ed enti pubblici di tutto il mondo, nel quadro del suo impegno di responsabilità sociale di impresa.  L’Italia è stato il primo paese in cui Cisco ha sperimentato l’introduzione di questo programma di formazione nelle carceri; nel 2002 ha creato una Cisco Networking Academy presso il Carcere di Bollate e  ha avviato poi negli anni successivi sperimentazioni in Toscana, Calabria e Sardegna.

Il protocollo di intesa firmato oggi ha una durata di due anni e prevede due fasi di applicazione.

  • Nel corso del 2017 saranno attivati i corsi presso il carcere di Bollate (MI), il carcere di Opera (MI), il carcere minorile di Firenze, il carcere di La Spezia, l’istituto di Rebibbia a Roma e l’istituto minorile di Nisida, a Napoli.   Sempre nel corso del 2017, saranno attivate delle attività preparatorie svolte attraverso la piattaforma di collaborazione digitale Cisco Webex, per preparare nuovi istruttori certificati Cisco Networking Academy ad operare nell’ambiente carcerario.
  • Previa verifica dei risultati ottenuti, si continueranno ad offrire i corsi presso le sei carceri già attive e si estenderà il progetto  anche negli istituti di pena di Palermo, Bologna, Castrovillari (CS) e
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Per Cisco, questo protocollo di intesa è parte del piano di investimenti Digitaliani avviato nel gennaio scorso, con cui l’azienda ha messo a disposizione 100 milioni di dollari in tre anni per accelerare la digitalizzazione dell’Italia, puntando in particolare sulle competenze digitali e sull’innovazione.

“Siamo convinti che oggi tecnologia ed educazione  siano gli strumenti più potenti per costruire una società più inclusiva”  ha commentato l’Amministratore Delegato di Cisco Italia Agostino Santoni. “Il nostro Programma Cisco Networking Academy è nato per questo: si rivolge al mondo della scuola ma anche a realtà di altro tipo, in cui ci sia la possibilità di fare la differenza. Sperimentare in Italia, primi nel mondo, il programma nelle carceri è stata una scommessa che a distanza di 15 anni possiamo dire di aver vinto e siamo orgogliosi di vedere questa idea diventare un progetto condiviso con le Istituzioni, con il supporto di nuovi Partner che come noi credono nel valore della formazione per il reinserimento sociale”.

I firmatari del protocollo di intesa hanno unito le forze per consentire di espandere in modo significativo l’accesso ad una opportunità di reinserimento sociale e professionale che ha dato ottimi risultati nelle prime esperienze supportate da Cisco – ad esempio riducendo a zero, nel caso del Carcere di Bollate, il tasso di recidiva di coloro che hanno frequentato i corsi.

Il progetto nel suo insieme è coordinato dal Ministero della Giustizia.

  • Cisco mette a disposizione la piattaforma online per accedere ai corsi Cisco Networking Academy, la piattaforma di collaborazione online Cisco Webex, una buona parte dei costi per i formatori da dedicare al progetto;
  • Fondazione Vodafone e Confprofessioni supportano la copertura dei restanti costi per i formatori; Vodafone, attraverso il suo programma di donazione di cespiti aziendali ad enti non profit, mette a disposizione i PC necessari per allestire le aule didattiche – che ospitano 10 postazioni per ogni istituto di pena;
  • la Cooperativa Universo, che è una Cisco Networking Academy da oltre 15 anni attiva specificamente negli istituti di pena, erogherà i corsi e si occuperà della formazione degli istruttori da destinare alle quattro carceri da coinvolgere nel secondo anno del progetto.
  • Inoltre, tutti i firmatari si impegnano a promuovere il lavoro di detenuti ed ex detenuti che avranno frequentato i corsi e ottenuto la certificazione Cisco.
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“Siamo profondamente onorati di condividere i valori di solidarietà e di inclusione sociale del progetto Cisco Networking Academy, che si fonda sulla formazione e sul lavoro: capisaldi essenziali della nostra attività professionale e istituzionale” ha dichiarato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. “La nostra convinta adesione vuol essere, infatti, testimonianza del ruolo sociale che possono esprimere i professionisti nella società e, al tempo stesso, un messaggio di speranza e riconciliazione verso le fasce sociali più bisognose di attenzione che, attraverso un programma di formazione qualificato, avranno l’opportunità di reinserirsi nel mercato del lavoro e nella collettività. Un impegno che ci accomuna e che porteremo in dono al Santo Padre, Papa Francesco, in occasione del Giubileo dei professionisti”.

“Con la donazione di 130 personal computer in 10 carceri, vogliamo dare un contributo concreto alla formazione digitale dei detenuti – dichiara Maria Cristina Ferradini, Sustainability manager di Vodafone e Consigliere Delegato di Fondazione Vodafone.“ Questa è un’iniziativa che si inserisce in un più ampio progetto di Vodafone che, dal 2002 ad oggi, ha donato ad enti non profit e istituzioni oltre 2500 dispositivi aziendali ricondizionati tra laptop, tablet e monitor. Anche Fondazione Vodafone partecipa al progetto di formazione nelle carceri, sostenendo la retribuzione dei formatori attraverso il programma “100% Insieme” di Fondazione Vodafone, che dal 2008 da la possibilità ai nostri clienti e dipendenti di svolgere un’attività lavorativa retribuita presso enti non profit. Come Fondazione – conclude Ferradini – da oltre 14 anni siamo impegnati nella realizzazione di iniziative di solidarietà sociale e, oggi più che mai, promuoviamo la tecnologia e il digitale quali strumenti di integrazione e innovazione sociale”.

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Il protocollo di intesa firmato oggi sarà presentato a Sua Santità Papa Francesco in occasione del Giubileo dei Professionisti, promosso da Confprofessioni, che si terrà il 12 novembre in Vaticano.