Endpoint, e-mail e cloud al riparo dal ransomware grazie alle soluzioni Trend Micro

L'iniziativa “No More Ransom” celebra il quinto anno di successi nella lotta ai ransomware

Protezione avanzata e in cloud la proposta del vendor giapponese rivolta allo small business

Si chiude il trittico di appuntamenti targati Trend Micro dedicati al ransomware. Nel terzo e conclusivo webinar dal titolo Le PMI devono preoccuparsi del ransomware? riflettori puntati  sulle tecnologie del vendor giapponese dedicate alle PMI, oggi particolarmente esposte alle minacce provenienti dal web, dove secondo i dati Trend Micro il 71% delle violazioni alla sicurezza hanno come obiettivo lo small business. A partire da queste considerazioni, Alberto Malerba, PreSales Engineer di Trend Micro richiama anzitutto l’importanza di individuare con precisione le fasi che costituiscono un attacco, sottolineando l’importanza di isolare con precisione ciò che avviene in ognuna delle fasi di attacco, lungi dal trattarsi di un esercizio sterile, consenta al contrario di intervenire in maniera più mirata ed efficace. Allo stesso modo Malerba prima di illustrare le peculiarità delle soluzioni Trend Micro sottolinea ancora una volta l’importanza di adottare le best practices per prevenire danni maggiori, a partire dal backup periodico dei dati, passando per l’aggiornamento dei sistemi, la gestione degli accessi alle risorse più critiche (es. Dropbox o Sharefolder) e l’education dei propri utenti.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Svolti  i compiti a casa, il passo successivo è quello di dotarsi di una soluzione di sicurezza in grado di intervenire su diversi livelli: e-mail, file e web. Per quanto riguarda la protezione della posta elettronica, Trend Micro offre due soluzioni in cloud, Hosted Email Security e CloudApp Security Solution. “Hosted Email Security è una soluzione in-the-cloud che blocca lo spam, il malware, lo spear-phishing e gli attacchi mirati avanzati e i virus prima che raggiungano la rete” illustra Malerba. “La nostra soluzione offre una protezione continuamente aggiornata per Microsoft Exchange, Office 365, Google Apps e molte altre soluzioni e-mail sia in hosting che on premise. Hosted email security è un prodotto che si basa sul reindirizzamento del record MX, per cui le mail vengono analizzate dai nostri server ubicati nei data center di Amazon di Monaco, una struttura che dispone di varie certificazioni per la riservatezza dei dati, SAS 70 Tipo II e ISO 9001 comprese, soggetta alla normativa tedesca, la più stringente in Europa in materia di rispetto della privacy e compliance. Tutto questo senza intervenire sulla infrastruttura di gestione e-mail del cliente e garantendo altresì tempi di latenza per il recapito delle mail non superiori al minuto e il 100% di disponibilità del servizio” illustra Malerba.

Leggi anche:  Sanità pubblica e privata nel mirino dei criminali informatici

Protezione dei servizi in cloud, sfruttando l’analisi del malware effettuata in sandbox e prevenzione contro la perdita di dati sono invece i punti di forza di Cloud App Security. “Non occorre reindirizzare il traffico e-mail o impostare proxy Web. La nostra integrazione diretta cloud-to-cloud con Office 365 ci consente infatti di rafforzare la protezione senza compromettere le funzionalità utente o amministrative. Grazie alle API messe a disposizione da Microsoft per gli sviluppatori di sicurezza siamo in grado di integrare in maniera trasparente la nostra soluzione senza dover installare alcun tipo di software ”afferma Malerba.

A livello di endpoint, infine, Trend Micro mette a disposizione delle PMI la tecnologia in cloud Worry-Free Services: “Una soluzione SaaS, che non necessita di alcun server in sede per l’hosting del software; inoltre tutti gli aggiornamenti e le patch software vengono eseguiti automaticamente senza che all’utente sia richiesto di eseguire alcuna manutenzione. Tutte e tre le soluzioni sono gestibili al 100% in cloud. Ciò consente di utilizzare una console centralizzata per gestire i dispositivi protetti, propagare le policy di sicurezza, attivare i filtri web, aggiornare le patches. A fronte di un’offerta così articolata di soluzioni, crediamo sia più difficile affermare che rimanere vittime del ransomware sia solo una questione di sfortuna. Agire tempestivamente infatti consente di ridurre sensibilmente il rischio” afferma Malerba.