Ricercatori inglesi hanno progettato una chiavetta Usb che individua le tracce di Hiv nel sangue

Il test Hiv si potrà fare grazie a una chiavetta Usb, che sarà in grado di dirci se abbiamo il virus. A progettarla è un team di ricercatori dell’Imperial College di Londra, che si ha lavorato nell’ambito della ricerca informatica, fino ad arrivare alla messa a punto di questo nuovo efficiente dispositivo. Secondo le stime della Simit, nonostante siano oltre 90mila le persone attualmente in terapia il virus dell’Hiv, almeno 20-30mila persone non sono ancora consapevoli dell’infezione e un italiano su due lo scopre troppo tardi.

Basta una goccia di sangue

Il funzionamento è molto semplice, è sufficiente una sola goccia di sangue alla chiavetta usb per capire se sono presenti tracce del virus dell’Hiv. Il device è dotato di un chip praticamente identico a quello presente nei comuni smartphone e sarebbe capace di restituire una risposta entro 20,8 minuti, inviando poi i dati via internet al medico o a una struttura ospedaliera.

Tarare i farmaci in base ai livelli di Hiv

I primi test sono stati effettuati su 991 campioni di sangue, arrivando ad un’accuratezza del responso del 95%. Si tratta di un tipo di indagine per la quale è necessario di almeno due giorni prima di poter avere un risultato significativo e in molti paesi non è possibile effettuarli.

Graham Cooke, autore dello studio, spiega che grazie alla chiavetta usb si potrebbe tarare il quantitativo dei farmaci da utilizzare in base al variare dei livelli del virus nel sangue, che spesso sono suscettibili di variazioni. Oggi alcune terapie antiretrovirali arrivano persino a eliminare completamente la presenza dell’Hiv nel sangue, tutto il processo è reso difficoltoso da tempi e costi molto elevati. L’uso della chiavetta usb per rilevare la presenza del virus probabilmente non si fermerà solo a questa patologia, ma potrebbe trovare altri impieghi al fine di individuare anche epatite virale, sepsi batterica e molte altre malattie.

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