La nuova regola approvata dalla Federal Trade Commission: stop alle informazioni fuorvianti

Da tempo l’omeopatia è oggetto di discussione riguardo alla sua reale efficacia, ma anche alla sua diffusione. La rivista Nature la colloca al nono posto tra le bufale scientifiche, mentre uno studio afferma che i rimedi omeopatici sarebbero utili quanto un placebo. Eppure ci sono ancora molte persone che si affidano ai farmaci omeopatici per curare la propria salute, soprattutto negli Stati Uniti, dove ora l’agenzia garante della concorrenza ha reso obbligatoria la presenza di un’etichetta per indicare che nessun studio scientifico ha approvato l’efficacia del prodotto.

La Federal Trade Commission chiarisce così la decisione: “L’efficacia si basa unicamente sulle teorie omeopatiche tradizionali, per questo le affermazioni su questi prodotti potrebbero essere fuorvianti”.

Il principio dell’omeopatia

Questi rimedi si basano infatti su principi del 1700 secondo cui “i sintomi della malattia possono essere trattati con dosi minime di sostanze che producono sintomi simili quando fornite in dosi più elevate nelle persone sane. Molti prodotti omeopatici sono diluiti in modo tale che non contengano dosi rilevabili della sostanza iniziale”.

Di fatto però neuma teoria scientifica ha dimostrato l’efficacia di questi pesudo farmaci. Ecco perché la Ftc vuole evitare che vengano diffuse informazioni fuorvianti sulle confezioni, che portino la gente a pensare che esista una verifica scientifica sull’efficacia di questi prodotti.

A questo scopo la dicitura da riportare sulle etichette deve essere molto chiara e riportare “che non vi è alcuna prova scientifica che il prodotto funziona e che le affermazioni sull’efficacia del prodotto si basano solo sulle teorie della medicina omeopatica del 1700 che non sono accettate dalla maggior parte degli esperti di medicina moderna”

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