BlackBerry apre un hub per i veicoli autonomi

Svelato in Canada un centro di ricerca per lo sviluppo di software per le vetture senza pilota del futuro

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Gli smartphone si allontana, le automobili si avvicinano. Il futuro della compagnia canadese è sempre più verso la tecnologia a 360 gradi. Dopo aver venduto definitivamente a TCL la licenza di produzione e distribuzione dei telefonini con il marchio della mora, il core business si allarga verso la ricerca & sviluppo nel campo delle automobili senza pilota. Ciò sottende l’apertura di un nuovo hub di ricerca a Waterloo, dove a presenziare il debutto è stato il primo ministro canadese, Justin Trudeau. Al suo interno si studieranno gli sviluppi delle soluzioni software a bordo delle auto connesse; niente telai e parti hardware per dire, ma un prosieguo di quanto già BlackBerry fa in altri campi.

QNX: un cervello avanzato di guida

Con tutta probabilità, al centro del lavoro ci sarà QNX, il sistema operativo real-time già adottato da alcuni nomi dell’automotive per rendere più sicure le loro vetture. Il focus ora potrebbe spostarsi su un versante più avanzato, in cui QNX dovrebbe giocare un ruolo essenziale nella gestione di un sistema centrale di comando di un’automobile autonoma, che riceve dati da un ampio numero di sensori per guidare senza l’ausilio di una persona e muoversi all’interno del traffico cittadino come delle autostrade. Non a caso, proprio a novembre i tema di ricerca universitari a lavoro con BlackBerry hanno ottenuto da Ford il semaforo verde per testare ONX a bordo di alcuni modelli, con l’obiettivo di portarle sulle strade pubbliche del paese. Entro il 2021 invece, si finalizzerà l’accordo con Detroit, una casa automobilistica americana, partner della prossima generazione di macchine autonome powered by BlackBerry.

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