Google Brotli arriva su Edge

L’algoritmo di compressione è stato integrato nel browser di Microsoft dopo il debutto su Chrome e Firefox. Pagine più veloci e meno dati usati

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Nel settembre del 2015 Google rilasciava Brotli, l’algoritmo di compressione del web successore di Zopfli. Quasi subito, Big G e Mozilla lo avevano accolto nei loro software di navigazione, beneficiando delle migliorie affermate dallo sviluppatore. Quali? Caricamento più veloce delle pagine e meno dati usati in fase di lavorazione e, di conseguenza, un certo risparmio della batteria dei dispositivi in uso. Adesso, gli stessi vantaggi sono presenti su Edge, il browser di Microsoft che da qualche giorno ospita Brotli. “Quando usato come metodo di codifica del contenuto HTTP, l’algoritmo riesce a raggiungere un punteggio di compressione del 20% migliore rispetto alle altre modalità – ha spiegato Rob Trace, senior program manager di Microsoft Edge – in futuro Brotli sarà attivo solo per le pagine HTTPS, ma adesso avevamo bisogno di testarlo su larga scala”.

I vantaggi della preview

I benefici si hanno anche sull’ecosistema generale di utilizzo, visto che la riduzione del tempo e dei dati spesi per la visualizzazione delle pagine consente alla CPU di lavorare di meno e, dunque, di consumare una quantità inferiore di energia. Chi è iscritto al programma Insider di Windows 10, può giù scaricare l’ultima release del sistema operativo che contiene l’integrazione di Brotli su Edge, in anticipo sul lancio ufficiale, atteso agli inizi del 2017 con Windows 10 Creators Update. Il browser che ha sostituto Internet Explorer (almeno in teoria), ha debuttato sul più recente OS lo scorso anno, accogliendo impressioni positive ma anche critiche, che Redmond vuole trasformare in occasioni di miglioramento e implementazione continua. La strada sembra quella giusta.

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