La maternità cambia il cervello, proiettando la mamma sulle esigenze del bebè

Gli effetti della gravidanza sulle donne non si fanno sentire solo sul corpo, facendole rifiorire fisicamente, ma anche sul cervello. La futura mamma non è solo al centro di sbalzi ormonali e meccanismi di adattamento biologico, ma sembra che i neuroni si trasformino acquisendo la capacità di filtrare solo i bisogni del bambino e del suo umore. Un cambiamento significativo, che persiste per ben due anni dopo il parto e interessa la morfologia del cervello che plasma in modo da limare gli aspetti egocentrici. Tutte i comportamenti messi in atto dalla madre non saranno così dettati dalle propri esigenze ma da quelle del figlio, proprio a causa di questa modifica a livello cerebrale. Già un precedente studio aveva evidenziato che con la maternità si verifica una trasformazione irreversibile del cervello delle donne, i cui principali responsabili sono gli estrogeni, che hanno effetti sull’interno organismo femminile e anche sul cervello. 

Il cervello si adatta alle nuove esigenze

Ad indagare questi profondi cambiamenti sono i ricercatori dell’Universitat Autonoma di Barcellon,  che hanno pubblicato i risultati del loro pionieristico studio su Nature Neuroscience.

Le donne che hanno sperimentato le gioie della maternità mostrano una riduzione significativa e simmetrica della materia grigia nella regione del “cervello sociale”, usata per comprendere gli altri.

“Questa scoperta – sottolinea il coordinatore dello studio, Oscar Vilarroya – indica l’esistenza di un processo adattativo che punta a migliorare la capacità di percepire i bisogni del bambino, ad esempio comprendendo le sue emozioni. Inoltre, ci fornisce alcune indicazioni fondamentali riguardo le basi neurali della maternità, della salute mentale nel periodo perinatale e, più in generale, della plasticità del cervello”. 

La risonanza rivela tutto

Si tratta quindi di modifiche necessarie alla madre per affrontare tutte le situazioni che la maternità presenta. I cambiamenti più rilevanti si possono riscontrare osservando le madri mentre guardano le immagini dei loro bambini. I ricercatori hanno monitorato il cervello di 25 donne prima e dopo la maternità e hanno confrontato i dati con quelli di un gruppo di 20 donne senza alcuna gravidanza precedente. Dalla risonanza magnetica era già evidente quali donne avessero avuto figli in precedenza e quali no.

Sempre attraverso i cambiamenti  del cervello gli esperti sostengono di poter comprendere il tipo di attaccamento delle donne per i loro bambini nel periodo post-partum.

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