Uno studio rivela che si possono riprogrammare le cellule e ringiovanirle

Se recentemente è stata scoperta una proteina in grado di arrestare l’invecchiamento, ulteriori speranze arrivano da uno studio pubblicato sulla rivista Cell, condotto dal gruppo di ricercatori coordinato da Juan Carlos Izpisua Belmonte, dell’Istituto Salk per gli Studi biologici a La Jolla, in California.

Vita allungata del 30%

Gli scienziati hanno reintrodotto una versione ridotta della tecnica usata nel 2004 dal giapponese Shinya Yamanaka, usata per far tornare bambine le cellule adulte. una tecnica basata su un cocktail di 4 geni, ovvero Oct-3/4, Sox2, c-Myc, e Klf4. Si tratta di una riprogrammazione cellulare che ripulisce le cellule dai cosiddetti segnali epigenetici, i segni dell’invecchiamento che si accumulano nel genoma con l’avanzare degli anni.

Lo studio si è svolto attivando e disattivando nei topi i quattro geni usati in passato per trasformare le cellule della pelle in pluripotenti indotte, ossia cellule capaci di seguire diverse direzioni nello sviluppo, che vengono appunto chiamate Cellule Staminali Plupotenti indotte (Ips).

Un esperimento realizzato sui topi di laboratorio ha evidenziato che i roditori, sottoposti ad un determinato trattamento, possono invertire il processo di invecchiamento, ringiovanendo le cellule. I topi anziani sono così stati ringiovaniti e la loro vita allungata del 30%.

Test sull’uomo ancora lontani

“Ma l’esperimento dimostra che l’invecchiamento è un processo dinamico e plastico, e pertanto più suscettibile di interventi terapeutici rispetto a quanto finora pensato”. La stessa tecnica ha dimostrato di funzionare anche su cellule umane in provetta, dando quindi sperando di successo anche sull’uomo. Negli animali gli scienziati hanno potuto osservare un miglioramento delle condizioni cardiache, di pancreas, muscoli e sistema vascolare.

Tuttavia la fase successiva del test, che prevede la sperimentazione sull’uomo, non verrà attuata a breve.

Oltre da aumentare la longevità dei topi, i ricercatori hanno riscontrato generale ringiovanimento di molte funzioni vitali: “È difficile comprendere le esatte ragioni per cui per cui gli animali vivano più a lungo – ha concluso uno dei membri dell’equipe – tuttavia sappiamo che questi cambiamenti stanno apportando benefici a livello cellulare e organico”.

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