Il test è in grado di scoprire le alterazioni genetiche che sono alla base dello sviluppo dei tumori

Creati i primi globuli rossi artificiali facili da conservare e trasportare

Un team di ricercatori della Washington University School of Medicine di St Louis ha creato per la prima volta del sangue artificiale in polvere, in grado di espletare tutte le funzioni naturali di quello umano con la semplice aggiunta di acqua.

Si tratta di una scoperta eccezionale, frutto di uno studio chiamato ErythroMer che è stato presentato a San Diego nel corso della 58esima conferenza della Società Americana di Ematologia.

I globuli rossi artificiali sono un’imitazione perfetta di quelli veri e potranno rappresentare la salvezza in alcune circostanze estreme, come nei casi di trasfusioni in quelle zone dove il reperimento risulta impossibile oppure per rifornire automediche e ambulanze. Il sangue in polvere viene conservato in un sacchetto, dove può restare per oltre un anno. Le sacche contenenti il nuovo sangue possono essere comodamente conservate a temperatura ambiente.

Una scoperta importante

“Logicamente il globulo rosso artificiale è più piccolo rispetto a quello naturale, ed è costituito da proteine di emoglobina umana, purificato, rivestito con uno speciale polimero sintetico e concepito per essere liofilizzato”, spiega il Dr. Allan Doctor. Una ricerca svedese ha recentemente scoperto che è possibile produrre sangue artificiale utilizzando una particolare proteina contenuta nella barbabietola da zucchero, molto simile all’emoglobina umana

Questa scoperta della Washington University School of Medicine di St Louis conferma direzione che avevano preso le ricerche negli ultimi 80 anni: il sangue artificiale non è più fantascienza, ma oggetto di ricerca di numerosi studi che hanno portato a risultati concreti: i ricercatori dell’Università di Edimburgo hanno trovato il modo di produrre sangue umano, potenzialmente su scala industriale, mentre il gruppo di Biochimica del Dipartimento di scienze della salute dell’università degli Studi di Milano, in collaborazione con l’università di San Diego e alcune società biotech californiane, sono giunti alla produzione di sangue artificiale battezzato MP40X e derivato dall’emoglobina umana. ora il progetto ErythroMer ha superato positivamente i numerosi ostacoli allo sviluppo dei sostituti del sangue umano e anche se al momento i test sono ancora solo su animali da laboratorio, la speranza è che in futuro prossimo il nuovo sangue artificiale possa salvare molte vite umane.

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