Ecco H2, lo smartphone che legge le composizioni chimiche degli oggetti

Costruito dalla cinese Changhong, è il primo telefonino con uno scanner molecolare integrato che può “capire” di cosa è fatto il mondo

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L’idea non è nuova ma la sua applicazione si. Qualche anno fa avevamo visto un prototipo di SCiO, uno scanner portatile in grado di analizzare la composizione chimica di un oggetto che si trova dinanzi. Il funzionamento era semplice: un laser, puntato su un prodotto, riconosceva i materiali di utilizzo e ne restituiva il risultato a uno smartphone connesso. Nel giro di qualche mese, la startup dietro SCiO, Consumer Physics, è riuscita a ridurre le dimensioni del lettore, tanto da integrarlo sul dorso di un cellulare, realizzato dalla compagnia cinese Changhong . L’H2, che sarà messo in vendita in Cina e negli Stati Uniti nel corso del 2017, rappresenta un device unico nel suo genere, il solo che può letteralmente “leggere” il mondo.

A cosa serve

Le finalità per avere con sé un accessorio del genere sono diverse. Magari ci si può recare al mercato per capire quanta vitamina ci sia realmente nella frutta acquistata, oppure il livello di zucchero in una brioche, il sale nella pasta precotta o il grado di autenticità di un profumo. Ma non solo: H2 e il suo spettrometro possono anche analizzare l’indice di massa corporea di una persona o la condizione di elasticità della pelle. Insomma, gli usi sono davvero tanti e con l’apertura degli sviluppatori all’integrazione dello scanner per le proprie app, il panorama si allarga ulteriormente. Il prezzo di H2 si aggira intorno ai 440 dollari, poco più di 400 euro, non male per uno smartphone con display da 6 pollici, lettore di impronte digitali, batteria da 3.000 mAh e fotocamera da 16 megapixel.

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