Il 2016 è ufficialmente l’anno più caldo mai registrato

Lo rivelano le analisi indipendenti di Nasa e National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), sottolineando che il 2016 è il terzo anno di fila in cui si registra un nuovo record per la temperatura media globale della superficie. In Italia il 2016 è al quarto posto tra gli anni più caldi, con una temperatura di 1,24 gradi superiore alla media del periodo.

Gli effetti dei cambiamenti

E’ quanto rivela Coldiretti basandosi su dati del Cnr, che rilevano le temperature dal 1800. Nella classifica degli anni più caldi compaiono nell’ordine 2015, 2014, 2003 e 2016, seguono poi 2007, 2012, 2001, 1994, 2009, 2011 e 2000.

“Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici – scrive Coldiretti – che si stanno manifestano con un pesante impatto sull’agricoltura italiana, che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro. Si moltiplicano gli eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense, e il repentino passaggio dal sereno al maltempo.

Siccità e bombe d’acqua con forti piogge a carattere alluvionale, ma anche gelate estreme e picchi di calore anomali si alternano lungo l’anno e lungo tutta la Penisola”.

Italia divisa in due

“Anomalie che si evidenziano anche in questi giorni – conclude Coldiretti – con l’Italia divisa in due, tra un nord dove è allarme incendi e siccità ed il centro sud che è seppellito dalla neve”.

In generale la situazione climatica anche nel nostro Paese è sempre più preoccupante, secondo le elaborazioni del Centro Euromediteraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC) è probabile che si verifichi “un incremento della temperatura media in Italia pari a circa 3 gradi per la fine del secolo per l’intero territorio nazionale”.

Gli esperti hanno previsto un innalzamento delle temperature fino a quasi 5 gradi nei prossimi 100 anni, tanto che bisognerebbe correre ai ripari entro il 2030 se si vuole sperare di salvare il Pianeta. Il surriscaldamento globale sta progressivamente  sciogliendo i ghiacci minacciando gravemente la biodiversità e mettendo a rischio ben 720 patrimoni dell’UNESCOLe vittime degli effetti dei cambiamenti climatici aumenteranno inesorabilmente nei prossimi anni: a partire dal 2030 stima 250 mila morti in più all’anno dovuti al surriscaldamento globale del nostro Pianeta.

Il WWF conferma la preoccupazione circa i cambiamenti climatici in corso in un comunicato: “Se si considera l’ultimo trentennio del XXI secolo (2071-2100), l’aumento di temperatura giunge anche a circa 4 gradi nel nord-ovest della penisola italiana nel periodo estivo”.

Se poi si considera il peggiore scenario possibile, “l’aumento della temperatura media in Italia sarà invece di circa 6 gradi entro la fine del secolo”. Alla luce di questi allarmanti dati il WWF conclude sottolineando l’urgenza di un’azione anche in Italia, come obbligo civile e morale.

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