I ricordi paurosi finiscono in un’area cerebrale da dove vengono rievocati

Dove vanno a finire le memorie delle esperienze paurose vissute nell’arco della vita? La risposta la danno per la prima volta gli studiosi della Rice University e del Baylor College of Medicine, in Texas, che pubblicano i risultati del loro studio su Nature Neuroscience.

La “mappa del terrore” dove vengono archiviati i ricordi paurosi viene conservata nel cervello e osservata nei ratti, un luogo che potrebbe fare luce sui meccanismi che consentono alla memoria di ripescare i vecchi ricordi, spiegando anche il modo con cui si difettano a causa di malattie come l’Alzheimer. Di recente è stato scoperto come il cervello attui durante la notte un meccanismo di ottimizzazione della memoria, ripulendola dai ricordi considerati superflui.

Un’esperienza scioccante

”La nostra mente richiama continuamente i ricordi. Per esempio – spiega Daoyun Ji, docente di biologia molecolare e cellulare a Baylor – io posso ricordare la strada che faccio ogni mattina da casa fino al lavoro: ma quali segnali genera il mio cervello nel momento in cui ne recupero il ricordo?”.

Ecco perché i ricercatori hanno registrato l’attività cerebrale di alcuni ratti di laboratorio mentre camminavano avanti e indietro lungo un piccolo corridoio: dopo un primo passaggio di perlustrazione, i roditori sono stati di nuovo incamminati lungo il percorso fino a ricevere, in fondo al corridoio, una debole scossa elettrica. Ai passaggi successivi, gli animali impauriti interrompevano prima del previsto il loro cammino e facevano marcia indietro, per evitare di arrivare fino al luogo dell’elettroshock.

Come viene ripescato un ricordo

In questo modo gli animali hanno mostrato un comportamento di evitamento, innescato dal ricordo pauroso. Nel cervello dei roditori si sono accesi dei neuroni specifici dell’ippocampo che rappresentavano nella mente il luogo fisico dove avevano vissuto l’esperienza paurosa.

”Osservando l’attività cerebrale del ratto – spiega Ji – possiamo capire che l’animale sta viaggiando mentalmente dal luogo in cui si trova al luogo dello shock. Questa attivazione riemerge esattamente nel momento in cui si ripesca quello specifico ricordo” pauroso.

Ora il passo successivo consiste nell’indagare se questi meccanismi siano alterati nell’Alzheimer, considerando che numerosi studi indicano che la malattia non cancellerebbe i ricordi, ma ne renderebbe impossibile l’accesso.

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