Distribuire correttamente i pasti nell’arco della giornata può influire sulla salute, soprattutto del cuore

E’ importante a che ora si fa colazione, pranzo o cena? Sembra un dettaglio trascurabile, invece la scelta dell’orario in cui si consuma un pasto può avere ripercussioni significative sulla salute di una persone, arrivando a prevenire o al contrario a favorire l’insorgenza di alcune patologie.

E’ quanto sostengono i ricercatori dell’American Heart Association, che hanno stilato un rapporto dettagliato sulla distribuzione ideale dei pasti per prevenire il rischio di malattie cardiovascolari, considerando sia orari e che tipo di cibi consumati.

Colazione, il pasto più importante

Ormai è cosa nota che la colazione riveste una grande importanza tra i pasti della giornata e saltarla comporterebbe il 27% di probabilità in più di soffrire di disturbi cardiaci e il 18% in più di andare incontro a un ictus. Uno studio ha messo in luce anche il legame tra obesità e diabete con la cattiva abitudine di saltare la colazione, una prassi del 20-30% degli americani adulti. Gli esperti ritengono che circa il 30% delle calorie a disposizione dell’organismo dovrebbe arrivare proprio dal primo pasto della giornata, che andrebbe consumato preferibilmente non oltre due ore dopo il risveglio.

Parlando invece di pranzo e cena, i ricercatori consigliano di mangiare solo quando si avverte realmente lo stimolo della fame e non per abitudine o per soddisfare un bisogno emotivo. Tuttavia meglio non ritardare mai i pasti, perché questo comportamento potrebbe compromettere lo stato di salute del cuore. Mangiare tardi ritarderebbe anche il regolare processo del glucosio, sono quindi da evitare in questo caso soprattutto gli zuccheri.

Quanti pasti al giorno?

Con quale frequenza bisogna suddividere i pasti? Gli esperti invitano a considerare due diversi fattori: se si ha la capacità di porre un controllo all’impulso a continuare a mangiare, si può anche mangiare spesso, ma se al contrario si hanno difficoltà a fermarsi una volta iniziato un pasto, meglio limitarsi ai tre pasti principali, colazione, pranzo e cena, evitando di mangiare più frequentemente durante l’arco della giornata.

Ultima dritta degli esperti è quella di sincronizzare l’orologio esterno con quello biologico dell’organismo, perché quando questi orari non combaciano c’è il rischio di procurare danni alla propria salute.

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